A PyeongChang i sogni si avverano, basta crederci. E’ il caso della bergamasca Sofia Goggia che a 26 anni realizza il sogno di una vita, quel sogno che sin da bambina aspettava e che adesso è finalmente divenuto realtà. Sulla neve coreana la gigantista azzurra è perfetta, qualche sbavatura nella prime porte ma finale mozzafiato. La straordinaria prestazione di Sofia è la dimostrazione che l’Italia Team dello sci alpino sta crescendo anno dopo anno e così al bronzo di Federica Brignone, ecco un’altra medaglia, il terzo oro di questa Olimpiade e la nona medaglia complessiva. L’attesissimo duello con l’americana Lindsey Vonn, avversaria ed esempio per la crescita di Sofia, e l’agguerrita concorrenza della norvegese Mowinckel non agitano la bergamasca, capace di trasformare la bozza dell’opera in un vero capolavoro. I tre decimi di svantaggio nei confronti di Tina Weirather al terzo intermedio sono probabilmente la chiave di una straordinaria rimonta. A metà gara infatti, tra il quarto e il quinto passaggio, Sofia fa registrare il record di velocità (93 km/h), e grazie ad una tracciatura perfetta degli sci ecco che il distacco è un lontano ricordo. Al penultimo intermedio, la Goggia transita con un vantaggio di 36/100, controllato e incrementato poi nel finale a 67/100. Primo posto conquistato, ma niente fretta a festeggiare. L’americana Vonn e la norvegese Mownickel, scese entrambe dopo l’azzurra, rappresentano due grandi gratta capi dai quali urge scappare. Lindsey Vonn, scesa col pettorale numero 7, è in cerca di un’altra medaglia olimpica e alla sua ultima rassegna di questa competizione non vuole mancare l’appuntamento col podio. Gara confusa e stranamente disordinata per l’americana, linee strette e tanta fretta di attaccare le porte. Il risultato di questa interpretazione è riflessa nei ritardi cronometrici nei confronti di Sofia Goggia. Il decimo e mezzo del terzo passaggio si estende poi a 40/100 negli ultimi due. Nel finale il tentativo di recuperare è vano, la Vonn è dietro. Sofia stenta a crederci ed incredula si lascia andare con un sorriso liberatorio. Per festeggiare però bisogna attendere la discesa della norvegese Mowinckel, vera rivelazione di questa gara. L’insidia scampata in precedenza si rovescia nuovamente sulla Goggia che rischia davvero di terminare seconda. La norvegese parte fortissimo, acquisisce vantaggio nei primi settori e solo nel finale si arrende, chiudendo con soli 9/100 di ritardo. Adesso si, si può festeggiare, Sofia Goggia è la nuova regina della discesa libera, seconda la Mowinckel e terza la Vonn.
A.P.