Si stima attorno al miliardo di euro l’insoluto totale delle bollette elettriche non pagate dai morosi, ovvero da coloro i quali evadono la fattura della corrente. Al posto loro ne pagheranno una parte tutti gli altri consumatori elettrici, quelli che saldano con regolarità il conto della luce. In pratica saremo noi consumatori a rimborsare alle società elettriche di distribuzione della luce una parte del buco creato da chi evade la bolletta della corrente, negli oneri parafiscali delle aziende in crisi. L’hanno stabilito ricorsi e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, e l’Autorità dell’energia ha formalizzato: sarà distribuita fra tutti i consumatori una prima fetta di “oneri generali” elettrici pari a circa 200 milioni arretrati. In sostanza, sulle bollette della corrente già cariche di risarcimenti, di oneri, di voci e di incentivi si aggiungerà un nuovo capitolo. Una delibera, la 50/2018, dell’Autorità dell’energia, appena ribattezzata Arera da quando ha rilevato oltre agli acquedotti anche l’area rifiuti, ha stabilito come ripartire gli oneri generali di sistema, non pagati dai consumatori morosi, immettendo una parte parafiscale nella fattura relativa alla fornitura dell’ energia elettrica . Il costo della bolletta elettrica, infatti, è composto da quattro voci: spesa per la materia prima energia, spesa per il trasporto e la gestione del contatore, imposte varie (iva e accisa) e la spesa per gli oneri di sistema. Questi oneri, detti anche oneri parafiscali sono, in pratica, una “tassa” presente su ogni bolletta della luce che il consumatore va a pagare affinchè si finanzino altre opere come le energie rinnovabili, il bonus elettrico ed i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari.
Diverse aziende elettriche in questi ultimi anni erano entrate in crisi, e qualcuna aveva addirittura dovuto chiudere i battenti, al momento di saldare ai fornitori alcune voci parafiscali della bolletta che erano state fatturate ai consumatori ma non erano state mai incassate. Altre aziende erano state invece colpite da politiche commerciali poco indovinate.
Gli oneri generali di sistema
Dobbiamo, per capire bene la questione, comprendere chi sono i soggetti chiamati in causa: il fornitore di energia, le società di gestione e il cliente finale. Il distributore o fornitore è l’incaricato del trasporto e della consegna dell’energia elettrica, attraverso le reti di distribuzione a media e bassa tensione. E’ compito del distributore gestire la rete di distribuzione ed i contatori di cui é proprietario; Il gestore (o società di vendita) si occupa della vendita dell’energia al cliente finale. Acquista l’energia dalla borsa elettrica o direttamente dai produttori e cura gli aspetti commerciali ed amministrativi legati alla fornitura di energia (decide il prezzo della materia energia, “manda la bolletta a casa” ecc.). Il cliente finale è, ovviamente, l’ utente che usufruisce della energia elettrica all’ interno della propria abitazione. Gli oneri vengono pagati da tutti noi in bolletta ma non finiscono nelle casse di chi ci vende l’energia: quest’ultimo è tenuto a versarli alle imprese di distribuzione, che a loro volta li gireranno a Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali) e Gse (Gestore dei servizi energetici). In caso di bollette non pagate, i fornitori di energia molto spesso si sono accollati gli oneri non pervenuti alle aziende di gestione da parte di consumatori inadempienti. Ci sono stati numerosi ricorsi e sentenze finché il Consiglio di Stato ha deciso: l’obbligato al versamento degli oneri di sistema è il cliente finale. E quindi su bollette elettriche già cariche di oneri si dovrebbe aggiungere un nuovo prelievo a carico di chi paga regolarmente. La misura è stata ovviamente molto gradita dall’associazione dei fornitori di energia elettrica che hanno parlato di riscossione “spalmata” su chi usufruisce del servizio. Contrarie invece le associazioni dei consumatori. «Andrebbe verificato se la misura rientri tra i poteri dell’Authority- ha detto Marco Vignola, responsabile energia dell’Unione Consumatori- Le compagnie di gestione/vendita hanno tutti gli strumenti per ottenere il pagamento dei morosi, fino al distacco della fornitura. La delibera è un incentivo per non perseguire i furbetti». Da parte sua l’Autorità ha spiegato che il provvedimento riguarda solo una particolare casistica e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge. «Attiene ai soli oneri generali non incassati da venditori ai quali, a fronte della loro inadempienza, è stato interrotto il contratto e che quindi non possono più operare sul mercato». L’Autorità, dice che la misura serve a bilanciare il sistema e dà la colpa alle sentenze del Tar che hanno annullato le regole che imponevano ai gestori di energia elettrica di prestare garanzie finanziarie in favore dei distributori anche a copertura degli oneri generali di sistema. Insomma il Tribunale ha preso una decisione senza però valutarne a fondo, come spesso accade, le spiacevoli conseguenze.