Roma 10:50 – L’ISTAT, l’Istituto di Statistica nazionale, ha snocciolato gli ultimi e definitivi dati sull’andamento della nostra economia nel 2017. Il PIL nella media definitiva del 2017 è aumentato, rispetto all’anno precedente del 1,4%, questo nella prima stima sulla crescita in termini grezzi, basata su dati trimestrali. Bisognerà però aspettare il primo marzo per conoscere il dato di riferimento per la politica economica. Le previsioni del Governo indicano un +1,5%. Quanto al dato corretto per gli effetti di calendario segna un rialzo dell’1,5% (nel 2017 ci sono state due giornate lavorative in meno del 2016). Nell’ultimo trimestre 2017 il PIL è aumentato dello 0,3% in riferimento a quello precedente e del 1,6% su base annua. Il rialzo congiunturale segna un lieve rallentamento rispetto al terzo trimestre (+0,4%). Lo stesso vale per il valore tendenziale (era +1,7%). Si tratta di dati aggiustati per gli effetti di calendario e destagionalizzati (Ansa.it). Guardando i dati pre-crisi ci si rende conto che bisogna ancora attendere prima di esultare, possiamo solo dire che un miglioramento ci sia. Un miglioramento che viene preso sopratutto di rimbalzo dalla ripresa economica generale, perchè il nostro paese rimane sempre nei fanalini di coda dell’UE. Per essere concreti al nostro paese per tornare ai livelli del 2008 serve ancora un aumento del PIL pari al 5,7%, da lì in poi si potrebbe dire che il paese è uscito dal “tunnel”.