Europa: stop a politiche Ue a misura di aziende extra large. Si riparta da piccole imprese

“Europa, ricomincia dalle piccole imprese”. E’ l’appello lanciato oggi da Confartigianato e dal CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) durante l’audizione pubblica ‘Migliorare l’efficacia delle politiche dell’Ue a favore delle Pmi”, svoltasi a Roma. All’audizione, organizzata dal CESE e da Confartigianato nell’ambito delle attività di verifica sul parere ‘Migliorare l’efficacia delle politiche dell’UE a favore delle PMI’ adottato dallo stesso CESE nel luglio 2017, sono state raccolte dalle parti interessate italiane indicazioni sui temi dell’accesso ai finanziamenti e ai mercati internazionali, della promozione dell’imprenditorialità, della semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi, del sostegno alla competitività e all’innovazione delle PMI. Al centro del dibattito anche la definizione di micro, piccola e media impresa sulla quale la Commissione Europea ha lanciato nei giorni scorsi una Consultazione per un’eventuale revisione. “L’Europa – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – non ‘vede’ la realtà del tessuto produttivo formato per il 99,4% da micro e piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Le politiche Ue sono fatte ‘su misura’ per il restante 0,6% delle aziende. Risultato: 23,2 milioni di artigiani, micro e piccole imprese, che danno lavoro a 70,2 milioni di addetti (pari al 51,1 per cento del totale degli occupati nelle aziende dell’Ue) subiscono costi e complicazioni per adeguarsi a norme e interventi pensati per taglie d’impresa extralarge. È necessario un nuovo modo di legiferare che sia fatto per il 99,4 per cento delle imprese e semmai poi derogato per lo 0,6 per cento, e non viceversa come avviene oggi”. Pietro Francesco De Lotto, membro italiano del CESE e Portavoce della Categoria PMI, ha insistito sulla necessità di correggere questo paradosso e ribaltare il paradigma che guida le scelte europee di politica economica. “L’Ue deve ripartire dagli impegni assunti nei confronti delle piccole imprese” ha aggiunto il Presidente Merletti e, in proposito, ha richiamato lo ‘Small Business Act’, la Comunicazione adottata il 25 giugno 2008 dalla Commissione Europea che, ispirandosi all’idea-guida ‘Pensare anzitutto al piccolo’, contiene orientamenti e proposte di azioni politiche da attuare a livello europeo e negli Stati membri per valorizzare i 23,2 milioni di micro e piccole imprese europee. Confartigianato e Cese hanno quindi ribadito l’impegno comune nei confronti delle istituzioni europee affinché le indicazioni dello Small Business Act siano rapidamente attuate, in Italia e nell’Ue, con norme semplici, chiare, di diretta applicazione, proporzionali alla dimensione aziendale ed al settore di attività. “L’Europa – ha detto il Presidente Merletti – deve ascoltare la maggioranza dei suoi imprenditori. La tenuta del sistema politico e sociale, il rilancio dell’economia, sia in Europa che in Italia, impongono interventi urgenti per le micro e piccole imprese: a cominciare dal fisco e dal credito, dalle politiche per la formazione e l’occupazione, dagli interventi per l’innovazione e l’internazionalizzazione”.

 

fonte  — https://www.confartigianato.it

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