Roma 11:20 – Dopo un periodo di “silenzio”, almeno nei media italiani, nel giorno del suo arrivo a Roma per incontrare il Presidente Mattarella, il Premier Paolo Gentiloni ed il Santo Padre, torna a far parlare di se il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. L’Ue deve fare la sua parte, a cominciare dalle promesse sull’adesione turca all’Unione; lo status quo di Gerusalemme va preservato; Ankara è pronta cooperare con l’Italia sulla Libia. Queste le intenzioni del presidente turco, che in un’intervista con il direttore della ‘Stampa’ afferma : “L’adesione della Turchia alla Ue non può essere sacrificata a calcoli di politica interna – dice – e Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani”. Secondo il presidente turco, che annuncia che ne parlerà con il pontefice, lo status di questa città “deve essere preservato, sulla base delle risoluzioni Onu, assicurando a musulmani, cristiani ed ebrei di vivere in pace, fianco a fianco”. E “l’unica via è la soluzione dei due Stati”, rimarca. Erdogan parla anche del recente intervento turco nella provincia siriana di Afrin: “Combattiamo solo i terroristi. Ed abbiamo il diritto di farlo” (Ansa.it). Di sicuro molte sarebbero le domande da porre al presidente turco, e molti i cambiamenti da chiedere e ottenere, in primis sulla libertà di stampa ed opinione, che in Turchia non sembra proprio alla portata di tutti. Non dimentichiamo poi il referendum fatto votare l’anno passato dove la Turchia si è avviata ad assomigliare più ad una Autocrazia in stile mediorientale che ad una repubblica occidentale. Molti sarebbero i punti da analizzare, ma verranno analizzati oppure con la solita “minaccia” di aprire le porte ai “migranti” farà accettare tutte le sue condizioni all’UE?