Per Lidia Bastianich, l’indiscussa “chef star” che ha conquistato il mondo con le sue ricette, i cibi “di tendenza”, quelli più ricercati, quest’anno parleranno calabrese. Tra di essi quelli più ricercati saranno la ‘nduja, il caciocavallo, la liquirizia ed il bergamotto. La famosa chef ne è ancor più convinta soprattutto dopo la sua recente visita nella nostra regione, tant’è che ha deciso di inserire alcune ricette tipiche calabresi nel suo ultimo libro di cucina “Lidia’s celebrates like an italian”. Della sua stessa opinione è anche Daniela Pergament del New York Times, che ha inserito la Calabria tra i 52 posti del mondo da scegliere e visitare, dopo essere stata letteralmente sedotta dalla buona cucina dei giovani chef stellati calabresi. A parere della famosa giornalista americana “gli Stati Uniti sono letteralmente affascinati dalle eccellenze enogastronomiche calabresi”. Con la sua storia, i suoi 800 Km di coste, i numerosi siti archeologici, i castelli e le torri d’avvistamento, le impetuose fiumare che aprono canyons mozzafiato dove praticare rafting e torrentismo, i parchi Naturali custodi di un ecosistema irripetibile in cui vivere estate e inverno tra sport e natura, le acque termali per la cura del corpo, la Calabria offre a chi la visita un’esperienza emozionale straordinaria, fatta di luce e profumi, che ha già sedotto numerosi e illustri influencer. La Rough Guide ha indicato la nostra regione come una delle mete top del mondo. “Mastercard” l’ha inserita nella lista dei 10 tesori nascosti, “The Telegraph” e il quotidiano francese “Le Monde”, a firma di Jerome Gautheret, hanno più volte celebrato la “sublime” bellezza delle sue spiagge. L’anno scorso Eric Asimov, nipote del famoso scrittore di fantascienza Isaac Asimov, wine critic per The New York Times su cui cura le rubriche “The Pour” e “Wines of the Times”, più volte ha riservato sulla prestigiosa testata newyorkese particolare attenzione al vino calabrese ed ha inserito il nostro Gaglioppo tra “i dodici vitigni rari e di maggior valore del mondo” , definendolo “…rustic reds, with aromas of roses and smoke and grippy tannins”. E ancora, Robert Camuto su Wine Spectator, sempre nel 2017, ha scritto testualmente: “Il prossimo grande vino italiano è il Cirò”. Sempre Wine Spectator nella lista dei 100 vini italiani selezionati per Opera Wine, non fa mancare giusti riconoscimenti ai vini “made in Calabria”, frutto del lavoro dei coraggiosi e tenaci produttori, autentica espressione del territorio. Sempre in Calabria, a Nicòtera, il professor Ancel Keys, caposcuola di un nuovo stile alimentare e di benessere psicofisico, nel 1957 ha individuato la dieta che avrebbe denominato “Mediterranea”, Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Oggi lo scienziato italiano Valter Longo, della University of Southern California (Usc) e dell’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano, originario di Molochio, non manca mai di citare le virtù dell’alimentazione semplice e genuina della sua infanzia calabrese. E’ proprio grazie anche a questi prestigiosi riconoscimenti, ma soprattutto alla volontà e alla strategia complessiva assunta in questi anni dal governo regionale guidato dal Presidente Oliverio, in questi giorni la Calabria è protagonista indiscussa in America e può presentare con orgoglio, come mai era accaduto prima d’ora, in cinque negozi Eataly e nelle più importanti città americane (New York, Chicago, Boston e Los Angeles), i suoi preziosi giacimenti culturali rappresentati dai nostri presidi Slow Food e, più complessivamente, dai settori enogastronomico e agroalimentare.