Per movimentare terra e rocce da cantieri edili, spostando il materiale in altri siti, occorre seguire una precisa regolamentazione, altrimenti si incorre nel rischio di essere sanzionati penalmente per gestione illecita di rifiuti, come disciplinato dalla parte Quarta del Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs. 152/2006). Il tema delle terre e rocce da scavo e, in particolare, la possibilità di gestire questi materiali come sottoprodotti di lavorazione e non come rifiuti, è stato oggetto nell’ultimo decennio di numerosi interventi normativi fino ad arrivare al 22 agosto scorso quando è entrato in vigore il DPR 120/2017 sul riordino e semplificazione della disciplina sulla gestione delle terre e rocce da scavo. La normativa assegna alle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente compiti e responsabilità di controllo sui cantieri ove vi sia movimentazione di terre e rocce da scavo. Per questo motivo l’Arpacal ha predisposto un documento con cui disciplinare le proprie attività di controllo, di cui è competente ai sensi del DPR 120/2017, nelle more dell’emanazione di appositi documenti d’indirizzo da parte del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Il “Disciplinare sui controlli di competenza dell’Agenzia in materia di terre e rocce da scavo” è stato predisposto dall’Area “Qualità e Valutazioni Ambientali” della Direzione Scientifica con la collaborazione dei Servizi Suolo e Rifiuti dei Dipartimenti provinciali Arpacal, ed è consultabile sul sito www.arpacal.it nella sezione dei temi ambientali dedicata a “Suolo e Rifiuti”. La regolamentazione prevede, sostanzialmente, una procedura dedicata ai cantieri piccoli (sotto i 6000 metri cubi di terra movimentata) e a quelli grandi ma non soggetti a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) o AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Altro discorso, invece, va fatto per i grandi cantieri che sono soggetti a VIA o AIA per i quali, vista l’importanza che rivestono tali opere ed il loro potenziale impatto ambientale, tutte le pratiche inerenti terre e rocce da scavo sono oggetto di verifica e controllo da parte dell’Agenzia, per quanto attiene al rispetto degli obblighi assunti nel piano di utilizzo.