USA: risposta nucleare a tutela dei sistemi informatici nazionali contro Cyber attacchi

Cambiate le regole per il possibile utilizzo delle armi nucleari da parte degli USA. Se prima il regolamento della Difesa a Stelle e Striscie prevedeva l’utilizzo dell’arma atomica con risposta ad un altro attacco nucleare o batteriologico. Da ieri è prevista anche l’ipotesi della risposta con una testata atomica, se pur limitata ad un solo chilotone in caso di pesante attacco al sistema informatico da parte di potenze straniere. Il Pentagono ha varato in questa direzione un documento che deve essere controfirmato dal Presidente Donald Trump, in base a quanto diffusa negli USA dal New York Times. Il pericolo si definisce reale e si mette nel mirino di Washington la Russia, La Cina, la Corea del Nord e anche l’Iran. Sono Paesi dai dai quali secondo gli 007 americani sono partiti alcuni cyber attacchi ed  minacce informatiche che hanno causato danni ai sistemi o sono state, nel secondo caso, fortunatamente sventate in anticipo. Per mezzo dei cyber attacchi ormai si riescono ad infliggere pericolosi stop o cambiamenti in tutto ciò che è gestito dai computer e dalla rete: centrali nucleari, elettriche, sistemi di comunicazione civile o militare, traffico di valuta bancaria, alla sanità pubblica e tanti altri danni seri alla normale vita di un Paese evoluto.

Fabrizio Pace

 

 

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