Pubblicati sul blog di Beppe Grillo insieme ad altri documenti, tra cui le nuove regole per le Parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio, il nuovo Codice Etico e il nuovo statuto dell’associazione Movimento 5 Stelle: «È ora di pensare in grande: nuovo Statuto e regole per le candidature». Il testo è firmato da Luigi Di Maio – che da settembre è ufficialmente leader del Movimento e suo candidato alla presidenza del Consiglio per le elezioni del 4 marzo 2018 – che parla di diverse importanti modifiche apportate alle regole del Movimento 5 Stelle, alcune delle quali di seguito riportate:
Nuovo Statuto e nuovo Codice etico
Il Codice Etico prevede obblighi specifici per i candidati, per i portavoce e per gli amministratori. Il nuovo Statuto individua invece sei nuovi organi del Movimento 5 Stelle: l’Assemblea, il Capo Politico, il Garante, il Comitato di Garanzia, il Collegio dei Probiviri, il Tesoriere.
Garante: Il Garante resta , come sancito dalle votazioni online di settembre, Grillo Giuseppe Piero detto “Beppe”.
Di Maio Capo Politico e tesoriere
In base nuovo statuto «il Capo Politico è eletto mediante consultazione in Rete secondo le procedure approvate dal Comitato di Garanzia, e resta in carica per 5 anni. È rieleggibile per 2 mandati consecutivi». Il Capo Politico può essere sfiduciato dal Garante con delibera assunta a maggioranza assoluta dei componenti del Comitato di Garanzia: in entrambi i casi serve la ratifica del voto online.” Ho accettato la carica di Capo Politico con tutte le responsabilità che ne derivano:la presentazione delle liste, del simbolo e del programma e la definizione della squadra di governo, ha affermato lo stesso Di Maio.”
Comitato di Garanzia: Il Comitato di Garanzia «sovrintende alla corretta applicazione delle disposizioni dello Statuto». Sarà composto da Giancarlo Cancelleri, Vito Crimi e Roberta Lombardi
Collegio dei probiri: Il Collegio dei Probiviri vigila sul rispetto dei doveri degli iscritti ed a tal fine irroga le sanzioni disciplinari e sara’ costituito da Paola Carinelli, Nunzia Catalfo e Riccardo Fraccaro.
Assemblea degli iscritti
Nel nuovo Statuto del M5S viene introdotto il concetto di «Assemblea»: «è formata da tutti gli iscritti con iscrizione in corso di validità al momento della sua convocazione, ed è convocata in luogo fisico o su piattaforma informatica on line almeno una volta all’anno dal Capo Politico ovvero, in assenza od inerzia, dal Presidente del Comitato di Garanzia». «L’assemblea degli iscritti è altresì convocata qualora lo richiedano almeno un terzo dei suoi componenti. L’Assemblea è convocata con avviso sul sito internet del MoVimento 5 Stelle, con preavviso di almeno 5 giorni ovvero 3 giorni in caso di urgenza», si legge ancora.
Parlamentarie intorno a metà gennaio
Sono presenti online anche le nuove regole dei Cinque Stelle per le Parlamentarie che si terranno intorno a metà gennaio. «A partire da sabato 30 dicembre 2017, e fino al termine perentorio delle ore 12 di mercoledì 3 gennaio, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono presentare la propria autocandidatura per le parlamentarie che si svolgeranno secondo le modalità previste dal Regolamento e i tempi che saranno pubblicati sul sito».
Indagati potranno candidarsi tranne che in caso di condotta lesiva per il Movimento
Ancora una disposizione del codice etico. «anche gli indagati potranno candidarsi a meno che, nell’inchiesta in cui sono coinvolti, non emergano elementi idonei a far ritenere la condotta lesiva dei valori, dei principi o dell’immagine del MoVimento 5 Stelle, a prescindere dall’esito e dagli sviluppi del procedimento penale accettando le determinazioni che sul punto gli Organi dell’Associazione a ciò deputati riterranno di esprimere».
Obbligo di fiducia al Governo espressione del Movimento
Gli eletti del M5S – si legge ancora nel codice etico – sono obbligati ogni qualvolta ciò si renda necessario «a votare la fiducia, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del MoVimento 5 Stelle». Si rischiano sanzione e espulsione. Gli eletti sono altresì obbligati «a contribuire personalmente all’attività del MoVimento 5 Stelle con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite».
40 anni età per candidature al Senato
Stando al regolamento per le parlamentarie, pubblicato anch’esso online, i deputati uscenti potranno ricandidarsi alla Camera anche se ultraquarantenni. «Chi avrà compiuto 40 anni di età alla data del 1 gennaio 2018 – si legge nel documento – potrà proporre la propria candidatura esclusivamente al Senato. Tale obbligo non è previsto per coloro che ricoprono attualmente l’incarico di portavoce alla Camera». Il candidato alle parlamentarie, inoltre, «non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura; dovrà essere iscritto all’Associazione MoVimento 5 Stelle con sede in Roma (l’iscrizione si ritiene completa con la certificazione dell’identità), non dovrà esser iscritto a nessun altro partito». Resta, quindi il tetto dei due mandati anche se «coloro che ricoprono una carica elettiva con scadenza (prevista o effettiva) nella primavera 2018, possono avanzare la loro candidatura».
Scompare divieto di associazione con altri partiti
I futuri parlamentari stando al nuovo Codice Etico, devono «compiere ogni atto funzionale all’attuazione e realizzazione del programma del M5S e ad astenersi da comportamenti che possano risultare di ostacolo per l’attuazione del programma» ma per loro sparisce l’obbligo, previsto nel Codice di comportamento del 2013, a non associarsi con altri partiti o gruppi. Punto, questo, che rimuove un ostacolo regolamentare alla possibilità del M5S di fare alleanze.
Divieto incarichi familiari e conviventi
Assolutamente vietato, ai parlamentari M5S, “conferire alcun incarico come assistente a conviventi, affini o persone con rapporto di parentela fino al secondo grado di qualunque altro portavoce eletto nel medesimo consesso (intendendosi come tale il Parlamento nelle sue articolazioni), anche a titolo gratuito”. E ancora: i parlamentari M5s dovranno “astenersi dal chiedere o dall’esigere o accettare da concessionari o da gestori di pubblici servizi, ovvero da soggetti che hanno in corso rapporti di natura contrattuale con enti ed amministrazioni pubbliche l’esecuzione di, o l’astensione da, qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri ad altri soggetti – compresi i parenti o affini entro il quarto grado di parentela – od organizzazioni, analogo vantaggio in termini di natura economica”.
Niente vitalizi
Inoltre, “ciascun parlamentare italiano, europeo e Consigliere Regionale eletto all’esito di una competizione elettorale nella quale si sia presentato sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle si obbliga a rinunciare ad ogni trattamento pensionistico privilegiato e all’assegno di fine mandato, a doppie indennità e a doppi rimborsi”, stabilisce il nuovo testo per gli eletti del M5S che obbliga, così, alla rinuncia dei vitalizi, “storico avversario” del Movimento.
Multa da 100mila euro per chi abbandona i gruppi
Stando al codice etico per gli eletti del M5S, «ciascun parlamentare, in caso di: espulsione dal Gruppo Parlamentare del M5S e/o dal M5S; abbandono del Gruppo Parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro Gruppo Parlamentare; dimissioni anticipate dalla carica non determinate da gravi ragioni personali e/o di salute ma da motivi di dissenso politico; sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data in cui si è verificato uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di € 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso».