I recenti danneggiamenti di due presepi – uno dei simboli più amati della tradizione natalizia – nella Città di Reggio Calabria – non possono e non devono essere derubricati a gesti di ordinaria follia . Sono fatti che impongono una profonda riflessione. L’asticella del controllo sociale e di quella rete che prima delle norme lega i comportamenti degli uomini al rispetto di ciò che è patrimonio comune deve essere molto alta . Ci si affida continuamente alle forze di polizia ed alla magistratura ed è un buon segnale, ma non è bastevole come dimostra questa duplice deprecabile ed insensata azione . Non sfugge la poderosa attività dello Stato che quotidianamente scoperchia illegalità ed individua i suoi responsabili . E anche per i presepi danneggiati, le forze di polizia non faranno mancare il loro indispensabile contributo perché lo Stato sia sempre più vicino ai cittadini . È necessario uno straordinario impegno per innalzare sempre più quell’asticella , affrontando con incisiva determinazione il crinale di stereotipati atteggiamenti capaci di incrinare la serena e civica convivenza. Nessuno può chiamarsi fuori da questa sfida in cui la responsabilità collettiva ne costituisce un indefettibile riferimento . Tutte le agenzie educative sono chiamate ad un ulteriore sforzo per pianificare percorsi culturali in grado di valorizzare il senso di appartenenza , il legame alla propria comunità , la riscoperta di una storia fascinosa e coinvolgente . Nel radicamento ben piantato alle proprie origini ed alle forze sane può essere individuato un aggiuntivo orizzonte che sia davvero energia dissuasiva di illegalità . Una realtà che accresce la valenza e l’attualità del controllo sociale per prevenire anche i gesti di ordinaria follia.
Michele di Bari, Prefetto di Reggio Calabria