“Nel segno della comune appartenenza, i credenti e i non credenti si ritrovano per vivere l’importante festività del Natale. Una ricorrenza mai identica perché condizionata dalla situazione economica e sociale e dal contesto spesso mutevole e cangiante. Bisogna quindi chiedersi se è in atto un processo capace di unire , di fortificare la speranza , di provocare uno spirito identitario. Si tratta cioè di affrontare le innegabili sfide per indirizzare i giovani a restare nei luoghi di nascita, soprattutto nei tanti, meravigliosi borghi; di costruire con i sani gesti della quotidianità un’onda di piena della legalità; di scuotere e sconfiggere con la forza della ragione la bieca violenza. Il Natale è tempo non di consuntivi, pur importanti, ma di rilancio di ogni azione carica di aspettative per un futuro in cui si continui senza sosta ad animare le vaste progettualità delle comunità. È certamente l’ora della solidarietà e della responsabilità per essere attori e protagonisti di scelte che possano proficuamente incidere nei rapporti e nelle relazioni sociali. Allora la gioia di questo tempo sia caratterizzato dallo sforzo collettivo per superare le difficoltà ed il disagio ancora presenti. Auguri.”
Michele di Bari