Individuata una vera e propria “impresa” a gestione familiare di vendita all’ingrosso di cocaina per ovulatori
La notizia di movimenti sospetti nei dintorni di uno stabile di Via Cuneo ha messo in allarme le pattuglie dei “Falchi” della Squadra Mobile torinese, che hanno iniziato nei giorni scorsi a monitorare l’ingresso dello stabile. Dopo alcune ore di osservazione, gli investigatori hanno notato una serie di movimenti anomali: una giovane di circa vent’anni (O.G.) si introduceva nel palazzo in compagnia di un uomo di circa 40 anni (U.A.). Dopo un’ora, circa, la giovane ne usciva: gli agenti la fermavano poco distante per un controllo. L’agitazione mostrata dalla ragazza lasciava intuire che nascondesse qualcosa sulla sua persona. Un successivo controllo approfondito effettuato negli uffici della Questura da personale femminile della Polizia di Stato consentiva di scoprire che la ragazza aveva nascosto all’interno dell’imbottitura del reggiseno undici ovuli, contenenti circa 130 grammi di cocaina pura. Analoga scena sospetta si è verificata poco dopo, quando l’uomo (U.A.) che era entrato poco prima con la giovane ragazza, è uscito ed ha incontrato un ragazzo nigeriano (L.E., 25 anni) insieme al quale si è recato in un negozio per parrucchiere in corso Giulio Cesare; qui, subito dopo, è arrivata anche una donna nigeriana di circa 40 anni (A.P.). Anche quest’ultima uscita dal palazzo di via Cuneo, è la moglie dell’U. Il ragazzo nigeriano, una volta uscito dal negozio di corso Giulio Cesare, è stato fermato dai “falchi” ed accompagnato negli uffici della Squadra Mobile per essere controllato. Lo stesso ha subito ammesso di aver appena acquistato ed occultato nel suo corpo sei ovuli, per un peso complessivo di 80 grammi di cocaina. Gli investigatori della Squadra Mobile bloccavano, dunque, la coppia U. A. ed A. P. e li sottoponeva a perquisizione domiciliare, trovandoli in possesso di ulteriori 54 ovuli, per circa 650 grammi, identici per forma e confezionamento a quelli trovati alla O. G. nel reggiseno ed al L.E.. Nell’alloggio è stata anche rinvenuta anche la somma in contanti di 7340 euro e quattro smartphone in uso alla coppia.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Torino
