Domani, sabato 2 dicembre, alle ore 18.30 nel Salone della Banca d’Italia di Reggio Calabria, sarà presentato il nuovo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso: “Fiumi d’oro – come la ‘ndrangheta investe i soldi della cocaina nell’economia legale”. L’evento organizzato dalla Libreria Nuova Ave avrà inizio con i saluti di Antonio Signorello, direttore della Banca d’Italia, e sarà moderato dalla giornalista e scrittrice Paola Bottero. Il volume di Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro e tra i magistrati più conosciuti a livello internazionale, e Antonio Nicaso, scrittore, giornalista e docente universitario, spiega come la ‘ndrangheta, che secondo le stime fattura ogni anno circa 43 miliardi di euro, reinvesta nell’economia legale almeno il 75 per cento di questi veri e propri fiumi d’oro. La mafia calabrese li investe nell’edilizia, nel settore immobiliare, nel terziario, nell’eolico, nei rifiuti, ma anche nel turismo, nel lusso, e persino nei centri di accoglienza. E lo fa grazie a una miriade di alleanze strategiche con funzionari pubblici, bancari, avvocati, commercialisti, broker senza scrupoli. Perché la corruzione continua a essere l’ossatura del potere mafioso. Nell’era della tecnologia più avanzata, poi, le nuove leve della ‘ndrangheta si scambiano informazioni grazie ai social e WhatsApp, e dal Canada spediscono in Italia BlackBerry con sofisticati software che impediscono le intercettazioni. Combattere contro il riciclaggio su scala planetaria diventa ogni giorno più faticoso: la differenza dei sistemi giuridici, la mancanza di reati associativi e la difficoltà di globalizzare l’azione di contrasto favoriscono tutte le mafie che, invece, riescono sempre più a collaborare a livello internazionale. Il libro di Gratteri e Nicaso ci spiega, però, che non è impossibile farlo.
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