New York 07:20 – I venti di una guerra nucleare sembrano alzarsi da ovest verso est.”Ora la guerra è più vicina”. Parole pesanti quelle pronunciate dall’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante il consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord. Mentre pochi minuti prima, durante un comizio in Missouri, Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale il dittatore di Pyongyang, Kim Jong-un, deridendolo e descrivendolo come un “cagnolino malato”. “The little rocket man”, il piccolo uomo-missile, ha ripetuto davanti ai suoi calorosi sostenitori. Queste dichiarazioni agghiaccianti e minacciose, non solo per il piccolo paese asiatico, ma per il mondo intero, nascono dopo l’ennesimo esperimento nucleare della Corea del Nord che questa volta ha dimostrato che i missili intercontinentali nordcoreani possono veramente minacciare non solo gli USA ma l’Europa stessa. Intanto, mentre al Tesoro americano si studiano nuove sanzioni finanziarie e al Pentagono si valuta l’ipotesi di un blocco navale, le Nazioni Unite rinviano la decisione di nuove misure punitive verso Pyongyang, con i Quindici del Consiglio di sicurezza che per il momento insistono sulla piena e rigorosa attuazione delle sanzioni già prese negli ultimi mesi. Verrebbe da ricordare una dichiarazione rilasciata anni fa dopo la seconda guerra mondiale da Albert Einstein. Alla domanda del giornalista su come si sarebbe svolta la terza guerra mondiale rispose: ” Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta con i bastoni e con le pietre”.