E’ il tema del convegno che Federconsumatori terrà giovedì 30 novembre a partire dalle 15.00 presa la sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza. Diversi gli interventi programmati. Dalla relazione del Presidente di Federconsumatori di Cosenza Cristina Indrieri, al Presidente della Provincia Franco Iacucci, al Segretario generale della CdLT CGIL di Cosenza Umberto Calabrone, al Presidente della CCIAA Klaus Algieri, al Presidente della Commissione ABI Calabria Sergio Mazzarella. E poi la responsabile del settore sovraindebitamento della CCIAA Erminia Giorno e la componente dell’OCC dell’Ordine dei Commercialisti, Chiara Bertero. Le conclusioni saranno invece affidate al Vice Presidente Nazionale Sergio Veroli. Per la Presidente di Federconsumatori Calabria Mimma Iannello che coordinerà i lavori del convegno: “ Tratteremo con i nostri interlocutori un tema molto delicato e complesso che interessa molte famiglie che a seguito di eventi straordinari come la perdita del lavoro, un evento di salute, o una spesa imprevista, si trovano nell’impossibilità di assolvere agli impegni di spesa contratti. Sono spesso mutui, finanziamenti, affitti, tasse, multe. Un insieme di crediti che diventano montagne da scalare se banche o finanziarie chiudono ogni porta e se viene a mancare la fonte la principale di reddito: il lavoro. Esiste una normativa che aiuta le famiglie a pianificare soluzioni di esdebitazione e che chiama in causa una serie di organismi che agiscono a livello locale a partire da Tribunali, CCIAA, Province, Regioni, Comuni. Per molti è una liberazione dal debito e l’occasione per ricominciare a vivere. Ma non tutti vi rientrano e per alcuni i rischi che incombono sono quelli di affidarsi a figure fuori dai circuiti legali del credito che portano sino all’usura. Proprio per questo Federconsumatori ritiene che la soluzione all’indebitamento delle famiglie è da costruire a monte garantendo alle famiglie condizioni di accesso al lavoro ed al reddito. Servono misure di sostegno alla povertà e l’attivazione del credito sociale annunciato dalla G.R. con una dote di 7 ml ma rimasto sulla carta. Inoltre, serve una trasparente ed equa azione delle Banche ed una corretta informazione sui rischi finanziari e di partnership all’educazione finanziaria per responsabilizzare le famiglie, compreso i giovani, nel ricorso al credito al consumo come le carte revolving particolarmente rischiose per gli elevati tassi applicati”. Secondo il rapporto Consob 2017 la conoscenza finanziaria degli italiani è molto bassa, fra i Paesi del GT, l’Italia è ultima per conoscenza dei concetti base di finanza. A ciò si aggiunge che l’ultimo Rapporto della Banca d’Italia attesta al 30,8% la quota delle famiglie calabresi che nel 2016 non aveva alcun componente al lavoro mentre, le famiglie in povertà assoluta, nel 2015, raggiungevano il 12,4%, un valore di molto superiore alla media nazionale. Inoltre, la dinamica dei depositi delle famiglie è divenuta negativa (-0,6 per cento) mentre continua ad essere positivo, dal 2013, l’andamento dei depositi bancari delle imprese (+8,6%). In base ai dati più recenti dell’Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita delle famiglie in Italia (SILC), nel 2015, il 18,9 % delle famiglie calabresi era indebitata per un mutuo o per credito al consumo. In questo quadro si svilupperà il dibattito che Federconsumatori intende avviare a partire da Cosenza ma che coinvolgerà le altre città capoluogo di provincia.
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