Reggio Calabria, ecco i motivi per i quali la piazza dell’Eremo dovrebbe essere intitolata alla “Consolatrice”

Tutto ebbe inizio lo scorso settembre, durante la cerimonia della consegna del Cero Votivo, quando il sindaco Giuseppe Falcomatà, con il suo discorso si “impegnava” ad intitolare piazza Duomo alla Santa Patrona di Reggio.  Tale comunicazione trovò sconforto tra gli abitanti dei quartieri Eremo e San Giovannello, ma non solo, infatti la notizia si diffuse in tutta la città, motivo per cui si costituì il Comitato spontaneo di cittadini pro Eremo e San Giovannello, che a tutt’oggi conta circa 2.000 iscritti. In data 13 ottobre 2017, il Comitato, inoltrò richiesta al Sindaco affinché prendesse in considerazione la necessità di intitolare alla Patrona, la piazza della Basilica di Santa Maria Madre della Consolazione (Eremo) in quanto luogo Sacro nel quale il quadro e il percorso di Fede ebbero origine. Contestualmente, il 20 ottobre, il Comitato organizzò un Tavolo Tecnico Partecipato e Trasparente, sul tema “Quattrocentosettanta anni di storia. Duomo o Eremo? Quale delle due piazze sarà intitolata alla Madonna della Consolazione?”, al quale presero parte il referente del Comitato Ilario De Marco, lo storico prof. Franco Arillotta, il presidente della Commissione Toponomastica prof. Giuseppe Cantarella, l’avvocato Ernesto Siclari, la moderatrice del dibattito arch. Antonella Postorino e un numero cospicuo di cittadini. Dal confronto emerso in sede di dibattito tra studiosi e cittadini ne fu redatto un Documento sintetizzarne le motivazioni che dovrebbero indurre l’Amministrazione a intitolare il piazzale di fronte alla Basilica della Santa Maria Madre della Consolazione alla Patrona con il seguente nome:

PIAZZA DELLA CONSOLATRICE

Ecco le motivazioni inoltrate al sindaco ieri (23 novembre), accompagnate dalle firme dei cittadini:

  1. La Basilica dell’Eremo rappresenta il luogo di origine del culto della Madonna della Consolazione, dove già dall’XI sec., era conservato un quadro bizantino raffigurante la Madonna con il Bambino, denominata Madonna Consolatrice;

  2. Nel 1547, il nobile Camillo Diano, offrì l’attuale quadro che venne sostituito con quello più antico, diventando l’emblema della Fede e della devozione verso la Santa Madre fino ai giorni nostri;

  3. Da 470 anni il quadro della Madonna della Consolazione trova dimora nella Basilica dell’Eremo;

  4. La Basilica dell’Eremo è sede di pellegrinaggio durante tutto l’anno, indipendentemente dall’evento festivo di settembre;

  5. La storia e l’identità, caratterizzano i luoghi e attraverso la toponomastica bisognerebbe rendere indelebile il passato con il fine di rafforzare sempre di più i legami con le tradizioni, la cultura e il Culto Religioso;

  6. In un’ottica di sviluppo del territorio sotto il profilo “turistico religioso” andrebbe valorizzato l’intero percorso che dall’Eremo conduce la Sacra Effigie, in pellegrinaggio fino al Duomo, mettendo in risalto le peculiarità storico culturali presenti lungo il tragitto e rendendolo fruibile al turista in tutti i periodi dell’anno, motivando la visita della Città che si identifica nell’evento più importante e più atteso da tutti i reggini;

  7. Il Duomo è intitolato a Maria Santissima Assunta in Cielo ed è giusto che non venga generata confusione;

  8. In tutte le città italiane la piazza della Cattedrale della Città si chiama esclusivamente Piazza del Duomo;

  9. La stessa Piazza Duomo non andrebbe snaturata nel suo ruolo di centralità pronto ad accogliere le istanze di Fede provenienti da tutti i luoghi.

Adesso non resta che attendere la valutazione del Sindaco e della sua giunta.

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