L’Officina dell’Arte non delude le aspettative del suo affezionato pubblico e con al commedia “Vicini troppo vicini”, secondo appuntamento della stagione organizzata dalla compagnia teatrale degli attori Peppe Piromalli e Antonio Malaspina, fa di nuovo centro al “Cilea”. Ieri sera, in un gremito teatro, l’Oda porta a casa gli applausi, le risate e i complimenti di una platea ormai abituata agli “ambiziosi” progetti artistici di un gruppo di interpreti che coinvolgono e sorprendono sempre grandi e bambini. In scena, a catalizzare l’attenzione per oltre due ore di “parodia” su un tema abbastanza attuale e “pesante” quale l’infedeltà, i mattatori Peppe Piromalli (alias Luca il marito), Antonio Malaspina (Marco l’amico fedele di Luca), Rita Quattrone (Pamela, moglie dinamica e maliziosa), Dominella Foti (Debora l’amante rimorchiata da Luca, convinta promessa sposa), Fabiana Latella (seconda amante “dimenticata” Teresa), Agostino Pitasi (Ugo il padre di Debora), Aldo Di Giuseppe (il corteggiatore Ivano), Mariella Fortugno (la signora Lina detta Laina domestica di casa mai sposata). Un testo ben riadattato che mostra l’arguzia di una regia curata nei minimi dettagli dall’attore Malaspina ma anche l’istrionico Piromalli, un vero fuoriclasse della scena che servendosi di situazioni paradossali, rende ancor più ilari alcuni passaggi quotidiani di una bigamia assolutamente voluta. La commedia è un geniale divertissement sul tema dell’infedeltà e dell’amore, sul segreto della longevità di certe vite coniugali, sui valori che contano, su quelli che ci attraversano come meteore, sull’intelligenza che infiamma l’interesse dell’altro, sulla lealtà negli affetti. In una versione godibile, interessante e con attori di prima qualità, “Vicini troppo vicini” è per l’Oda un trampolino di lancio per nuovi scenari artistici. Il pubblico ride, segue con attenzione ogni passaggio, applaude e alla fine si alza in piedi per congratularsi con un team di attori che ha regalato un divertente e sano spettacolo. La forza della commedia è sicuramente l’affiatamento della squadra voluta dal duo Piromalli-Malaspina abile a tracciare all’interno di una storia la cui scrittura pur essendo lineare non è per nulla facile da interpretare, i trionfi e i fiaschi di un uomo, pronto a qualsiasi trucco per un’avventura extraconiugale con la femme fatale di turno. Una molteplicità di situazioni condite da spassosi intermezzi in cui emerge il lato grottesco, cinico e fragile dei protagonisti. Ma su tutto, spicca la naturalezza di giovani attori dell’Officina Lab, laboratorio teatrale creato dalla stessa Oda, bravissimi a dominare con estrema naturalezza un palco difficile come quello del teatro “Francesco Cilea”.
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