Apprendiamo dalla stampa degli interventi disposti per migliorare la sicurezza della Ss 106 nel tratto che attraversa l’abitato di Lazzaro e riscontriamo che questi comunicati stampa dicono poco, quasi nulla sui lavori che si intendono fare. E’ inutile che si continua a giocare con le parole girando intorno al problema, ci si dovrebbe dire chiaramente quale opere sono in programma, atteso che in questo tratto di strada gli interventi in questione sono di esclusiva competenza del Comune di Motta Sg, a seguito del verbale di delimitazione del 12/8/2004. Per rendere più sicuri i sottopassi idraulici a fornace e Oliveto il Comune dovrebbe rimuovere le opere e i sotto servizi che vi ha installato compreso le rampe di scale che permettono l’illegale transito pedonale, atteso che a seguito di ripetute segnalazioni della scrivente associazione circa gli attraversamenti idraulici a fornace, l’ANAS con nota del 19 settembre 2014 ci ha riferito che i tombini segnalati sono stati realizzati con funzionalità idrauliche, successivamente con l’avvento dell’ urbanizzazione delle zone limitrofe alla Ss 106 Jonica, questi tombini sono stati utilizzati in modo improprio come attraversamenti pedonali. ANAS rappresentava altresì che per la gestione dei sotto servizi che attraversano i suddetti tombini, non afferisce alle competenze di ANAS che comunque, per quanto possibile, avrebbe provveduto alla pulizia degli stessi attraverso il proprio personale in servizio lungo il tratto di strada in questione. Il problema non si risolve con la collocazione di ulteriore segnaletica, intanto si dovrebbe provvedere a riposizione quella che è stata demolita da incidenti stradali anche recenti e quelli crollati che da tempo sono dormienti nell’area riservata al transito pedonale al.km 18+I. Da quanto leggiamo dalla Stampa non si dice quali siano questi nuovi interventi programmati da realizzare entro l’anno (l’anno è finito). Non si parla del problema nel tratto compreso tra il ponte San Vincenzo e punta Capo dell’Armi, in particolare per eliminare le gravi criticità che gravano sulla mobilità veicolare e pedonale dei cittadini di Sant’Elia di Lazzaro; della messa in sicurezza dello spartitraffico di cemento a margine della carreggiata della Ss 106 nella contrada Oliveto e di interventi per evitare pericoli di allagamento della strada statale in particolare della zona prospiciente le abitazioni interessate in località Oliveto. Non viene detto come si intende raccogliere le acque piovane provenienti dal bacino idraulico sito a monte della strada, ovvero le acque piovane al sottopassaggio stazione ferroviaria, quelle che scorrono dalla strada provinciale via Magna Grecia (ex via Motta, sarebbe stato opportuno la presenza dei funzionari del competente ufficio della Città Metropolitana di Reggio Calabria visto che la strada è provinciale) provenienti da Motta e giungono alla rotatoria ove si biforcano creando allagamento davanti all’abitazione e all’attività commerciale situate lato Reggio e verso Sud ove le acque favorite dalla pendenza stradale della Ss 106 Reggio/Melito scorrono e unitamente a quelle che scendono dalla vicina via Ulisse oltrepassano il ponte stradale dell’Oliveto e raggiungono le abitazioni sotto quota; come si vuole eliminare il pericolo alla rotatoria per Motta cui sono esposti i mezzi e i pedoni che vi transitano e quelli che entrano e escono dall’attività commerciale e rischiano di essere travolti dai veicoli che sopraggiungono, come si vuole provvedere a realizzare percorsi pedonali a garanzia ed incolumità dei pedoni e garanzia di accesso agli immobili esistenti, prescrizioni impartite dall’Ufficio Tecnico comunale di Motta SG in fase di approvazione del progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza della Ss 106 II stralcio, di cui al verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 14 del 29/4/2009. Oltre sette anni addietro e ancora nemmeno se ne parla. Come si intendono raccogliere le acque di piattaforma dal bivio per Lazzaro Nord al bivio stazione ferroviaria- Ss 106 con pendenza Melito/Reggio che raggiungono il bivio stazione ferroviaria lato mare e proseguono lungo la sottostante via stazione ove insiste la scuola elementare D. Cuzzupoli, stazione ferroviaria, abitazioni e attività commerciali; Non si è parlato durante l’incontro ANAS Comune della raccolta delle acque piovane di piattaforma oggetto di nostra segnalazione del 11 febbraio 2016 in località Capo D’armi- Km 21+550 ove nel tratto stradale di Ss 106 ricadente in una serie di curve giungono le acque dalla via Leucopetra e durante le piogge di frequente le auto si ribaltano. Come si vuole eliminare il rischio che alla rotatoria per Lazzaro Nord qualche veicolo finisca nelle abitazioni e nelle attività commerciali e il rischio determinato dalle corsie di accumulo al termine del ponte San Vincenzo; della necessità di munire il tratto di SS 106 lato monte compreso tra la Rotatoria Lazzaro Nord e prossimità distributore stradale “Esso” – di idoneo sistema di sicurezza giacché l’attuale guard rail è insufficiente a contenere l’urto, quindi alto è il rischio che qualche veicolo o mezzo pesante potrebbe finire nelle abitazioni poste a ridosso della Ss 106 o nella sottostante frequentatissima piazza Zagarella; non si parla della necessità di realizzare il quarto braccio lato mare alla rotatoria di Lazzaro Nord per il collegamento con il litorale da Sud e per il Nord ove permane l’impossibilità di transito per gli autobus ed i mezzi di altezza superiore a mt 2,70; della ricucitura alla rotatoria per Motta del braccio lato mare con la sottostante via Fondaco che sebbene programmato e inserito nell’intervento in appalto è stata richiesta dal Comune di Motta SG la non realizzazione di tale braccio. Questi ed altri interventi sono a conoscenza dell’ANAS e del Comune di Motta SG, a far data 1999 e in ogni modo le numerose nostre costruttive e propositive segnalazioni sono custodite dai precitati Enti basta leggerle e valutarle.
Vincenzo Crea – Referente unico dell’A.N.CA.DI.Ci e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”