Reggio Calabria, avviati i tirocini formativi per il recupero sociale dei minori sottoposti a procedimenti penali

Il Settore Welfare del Comune di Reggio Calabria, ha avviato un importante progetto per favorire il recupero sociale e lavorativo di 20 minori, sottoposti a procedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria in carico al Servizio Sociale per i minorenni di Reggio Calabria che risiedono nel territorio reggino. A comunicarlo, l’Assessore al Settore Welfare Lucia Anita Nucera. «Il progetto – spiega l’Assessore Nucera – realizzato attraverso la sottoscrizione di un protocollo operativo tra il Comune di Reggio Calabria, l’USSM (Servizio sociale per i minorenni) di Reggio Calabria, l’Atam S.p.a. e il Consorzio “Ecolandia SCRL” tende, attraverso l’utilizzo dei minori in variegate attività di pubblica utilità (socio-lavorativa), a favorire l’interiorizzazione del rispetto delle regole e le condizioni per un loro recupero e un organico inserimento nel tessuto sociale e civile. Il protocollo operativo – continua l’Assessore Nucera – vuole sottolineare l’importanza che riveste per questi ragazzi l’aspetto socio-educativo e la realizzazione di opportunità d’incontro con il mondo del lavoro poiché questi aspetti rappresentano e si configurano come importanti fattori formativi, di crescita e di recupero. Sia l’Atam sia il Consorzio “Ecolandia”, in base alle loro competenze e attività realizzate, mettono a disposizione dei minori segnalati dall’USSM di Reggio Calabria, opportunità socio-lavorative configurate attraverso specifici tirocini socio-educativi il cui percorso di recupero è seguito da un tutor appositamente designato. L’Atam garantisce servizi che riguardano l’apprendistato meccanico, l’apprendistato d’ufficio e l’apprendistato inerente agli impianti, il consorzio “Ecolandia” mette sul piatto attività concernenti lavori manuali che riguardano la cura di piante, fiori e alberi di parco, lavori di vangatura e manutenzione del terreno, la diserbazione manuale delle piante infestanti e la manutenzione della pulizia delle aiuole». «Il protocollo prevede pure che per ciascun minore, coinvolto nel progetto, sia garantita la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali e un rimborso spese. Si tratta di una iniziativa – prosegue Nucera – che riveste un grande significato pedagogico oltre che sociale perché è destinata ad intervenire su dei ragazzi che hanno violato il rispetto delle regole con dei percorsi di recupero mirati ad evitare e impedire possibili recidive che possano condizionare pesantemente il loro futuro. Infatti, alla base del progetto, vi è l’obiettivo di costruire, per quei minori che fanno parte del circuito penale, percorsi di giustizia riparativa e di educazione alla cittadinanza attiva attraverso azioni di recupero di pubblica utilità».

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