L’incredibile avventura di una ragazzina. L’incidente ha riacceso il dibattito delle inefficienze verificatesi sulla sicurezza e le procedure d’imbarco sugli aerei
Domenica, una bambina di sette anni ha vissuto un’incredibile avventura in quel di Ginevra. La piccola, sfuggita ai propri genitori nei pressi della stazione, è stata in grado dapprima di prendere un treno fino all’aeroporto e in seguito di salire, nonostante fosse priva del biglietto, su un velivolo in partenza.
La surreale vicenda è stata confermata dal portavoce dello scalo ginevrino Bertrand Stämpfli, secondo cui le telecamere hanno permesso di ricostruire le tracce della bambina, dopo che la madre e il padre avevano avvertito le forze dell’ordine.
La fuggitiva ha in un primo momento superato i controlli di sicurezza riuscendo a sembrare la figlia di alcuni adulti che la circondavano. Dopo un tentativo iniziale fallito, sfruttando la propria statura ridotta è riuscita a eludere la sorveglianza all’imbarco, salendo indisturbata su un aereo dal quale è stata poi prelevata.
Stämpfli ha rifiutato di divulgare il nome della compagnia coinvolta e la meta del volo in questione, ma ha precisato che il velivolo si apprestava a partire dal settore francese dello scalo, in direzione di una città dell’Esagono. “Quanto successo non dovrebbe mai accadere”, ha aggiunto il portavoce.
L”incidente estremamente deplorevole”, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli aeroporti e le procedure d’imbarco sugli aerei. Questo episodio irrigidirà ulteriormente le norme.
c.s. – Giovanni D’Agata – Sportello dei Diritti