“Occorre tenere sempre ben presente che lo sport è uno strumento di educazione e formazione, un vero e proprio “laboratorio” di crescita culturale e sociale di ogni Comunità, capace di promuovere tutti valori della persona umana come la solidarietà, il rispetto dell’altro e dell’altrui dignità, e, soprattutto, la tolleranza e la lotta contro ogni forma di discriminazione.” Sono queste le riflessioni del Prefetto di Bari all’indomani dell’episodio verificatosi presso lo stadio “Oreste Granillo” di questa Città, nel corso della partita di calcio “Reggina –Catania”, durante la quale tifosi della squadra locale hanno esposto uno striscione discriminatorio all’indirizzo dei supporter della squadra ospite. Dura e ferma è la condanna di di Bari verso tali deprecabili gesti “che umiliano il vero significato dello sport, inficiano, nel profondo, lo spirito agonistico, colpendo tutta la collettività. Il sostegno alla propria squadra non deve mai trasformarsi in una offesa alle persone e alla loro dignità o giungere a danneggiare i beni di tutti. Senza i valori positivi che fanno dello sport e del calcio, in particolare, un’occasione di incontro e di gioia, lo sport perde il suo significato etico e si riduce a una mera esaltazione di forza fisica. E’ compito delle Istituzioni mettere in campo ogni energia per contrastare ogni aspetto deviante dal sano agonismo”.
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