Catalogna 07:20 – Dopo le reazioni del governo centrale spagnolo in merito alla situazione catalana la situazione sembra mettersi molto male per gli esponenti che hanno appoggiato è promosso la dichiarazione di indipendenza catalana ed in primis l’ormai ex presidente Puigdemont e per i suoi ministri. Come rilancia ANSA.it il procuratore generale dello Stato spagnolo Juan Manuel Maza ha chiesto l’incriminazione del President catalano Carles Puigdemont e dei suoi ministri per “ribellione” e “sedizione”.
Accuse molto pesanti e che comporterebbero l’immediata carcerazione, ma casualità vuole che il presidente ed i suoi ministri si sarebbero rifugiati in Belgio. Una mossa cui noi italiani siamo abituati, basta pensare alla fuga dei Savoia dopo l’8 settembre, ma lasciamo perdere il passato.
Secondo voci di corridoio sembrerebbe che il decaduto presidente catalano ed i suoi cinque consiglieri vorrebbero chiedere asilo al Belgio. Il viaggio del presidente destituito catalano Carles Puigdemont in Belgio “non preoccupa” Madrid: lo hanno detto fonti del ministero dell’Interno spagnolo a La Vanguardia, precisando che quello che oggi contava davvero è che non si presentasse al Palau de la Generalitat.
Il primo ministro belga Charles Michel ha affermato che l’ipotesi di concedere asilo politico al presidente catalano destituito Carles Puigdemont “non è assolutamente all’ordine del giorno” del governo belga. Michel è intervenuto dopo che il suo ministro Theo Francken, membro dell’Alleanza Neo-Fiamminga Nva, aveva evocato in mattinata l’ipotesi, facendo infuriare il portavoce del Partito popolare spagnolo Esteban Gonzalez Pons, che l’ha bollata come “inaccettabile”. Michel ha esortato Francken a non gettare “benzina sul fuoco” della crisi.
Di sicuro questa mossa ha deluso e sconcertato i sostenitori/simpatizzanti dell’indipendenza catalana, perché con questo comportamento si è evidenziato come al promotore dell’indipendenza catalana importi più se stesso che la sua causa.