Corea del Nord 07:10 – La dimostrazione dei muscoli da parte degli Stati Uniti, nei confronti della Corea del Nord, non cessa. È di pochi giorni fa la notizia dell’invio di ben tre portaerei con il loro seguito nell’oceano Pacifico. Come riporta RaiNews “La manovra non è rivolta contro una minaccia in particolare, ma è una dimostrazione del fatto che possiamo fare qualcosa che nessuno oltre a noi può fare”, ha affermato una portavoce del Pentagono, Dana White, in conferenza stampa a Washington. Secondo un comunicato dell’esercito, si tratta delle portaerei Uss Nimitz, Uss Reagan e Uss Theodore Roosevelt, scortate ciascuno dai rispettivi gruppi di combattimento. Il presidente americano, Donald Trump, partirà a breve per un tour in Asia. La notizia non è passata inosservata e parrebbe che Papa Francesco voglia fare da mediatore fra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, emulando il suo più grande predecessore Giovanni XXIII, che riuscì nel suo intento di dipanare i venti di una guerra nucleare durante la crisi di Cuba e la pubblicazione della sua enciclica Pacem in Terris. Il Pontefice ha voluto promuovere un vertice mondiale per il Disarmo nucleare, fissato a Roma, il 10 e l’11 novembre prossimo. Un summit con i vertici dell’Onu e della Nato e con la presenza di 11 premi Nobel per la pace. C’e attesa per il discorso del Papa: ci sia aspetta piu’ di un semplice appello a fermare l’escalation nucleare. Fatto sta che è la prima volta che gli Usa realizzano un’operazione con tre portaerei dal 2007, ha puntualizzato l’esercito, sottolineando che questo tipo di manovra “non si organizza in una notte” e negando che esso derivi dalla tensione con la Corea del Nord. McKenzie ha però ammesso che il dispiegamento avrà “un effetto tranquillizzante significativo” per gli alleati nella regione.