La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà T.A. 21nne nata e residente a Crotone, perchè ritenuta responsabile di una truffa on-line ai danni di un cittadino di Lugo (Ra). Nel mese di luglio u.s. un 31enne lughese, dopo aver visionato gli annunci del sito subito.it, alla ricerca di una mountain-bike, ha contattato un inserzionista con attraverso una e-mail presente nell’annuncio, manifestando il suo interesse all’acquisto. Nei giorni successivi, come spesso è avvenuto in casi analoghi, i contatti fra acquirente e venditore sono proseguiti attraverso la messaggistica dell’applicativo Whatsapp. Al termine delle trattative l’acquirente si accordava per un importo di 850 euro da versare attraverso bonifico ad un codice IBAN che gli veniva indicato dall’inserzionista. Nel tentativo di mettersi al riparo da eventuali truffe il lughese chiedeva che gli venisse fornita una copia di un documento del venditore, ricevendo la scansione di una carta d’identità le cui generalità corrispondevano all’account della e-mail presente nell’inserzione. Dopo avere versato al venditore la somma richiesta, il 31enne lughese dopo qualche giorno di attesa, riceveva assicurazione, tramite Whatsapp, circa l’effettiva spedizione della merce. Nei giorni seguenti, attesa invano la mountain-bike acquistata e svaniti sia il venditore che l’annuncio, all’acquirente non restava che sporgere querela negli Uffici del Commissariato di Lugo per la truffa subita. Al termine dell’attività d’indagine, articolatasi in accertamenti bancari e presso i gestori di telefonia mobile, gli investigatori lughesi individuavano T.A., nata e residente a Crotone, che è risultata intestataria del codice IBAN fornito per il versamento, nonché dell’utenza telefonica utilizzata per lo scambio di messaggi Whatsapp. La donna è stata indagata in stato di libertà, per competenza territoriale, alla Procura della Repubblica di Crotone; la carta d’identità utilizzata per convincere il cliente ad effettuare il versamento è risultata smarrita in provincia dell’Aquila e regolarmente denunciata.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Ravenna