Neanche un mese fa il Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, si recava a Locri per sostenere i lavoratori del Call&Call Lokroi in procinto di essere licenziati. Solo poche settimane fa il Consiglio Metropolitano approvava all’unanimità una mozione, a firma del Consigliere Caterina Belcastro, con la quale si impegnava il Sindaco a convocare un Consiglio Metropolitano aperto a Locri per discutere il problema e ricercare le soluzioni. Ed oggi Falcomatà, insieme all’Assise di Palazzo Alvaro, si è recato a Palazzo di Città, nel cuore della locride, per portare avanti un impegno promesso e sempre mantenuto, con gli occhi fissi all’obiettivo: la salvaguardia dei posti di lavoro dei 140 dipendenti Lokroi e, più in generale, dei livelli occupazionali del territorio. Un’aula gremita, quella che abitualmente accoglie il Civico Consesso locrese, di lavoratori del Call Center, di rappresentanti sindacali, di sindaci e autorità. In tanti hanno dato il proprio apporto alla discussione: Mimma Pacifici della Cgil; Rosy Perrone della Cisl; Fabio Guerriero della Uil; e poi, oltre il Sindaco di Locri, Calabrese, anche il Sindaco di Stignano, Candia (presidente dell’associazione sindaci della locride); i Consiglieri Mafrici, Marino, Giannetta, Fuda, Castorina, Quartuccio, Nocera, Zavettieri e Belcastro. “In questo territorio che rischia la desertificazione dobbiamo aumentare e non disperdere i posti di lavoro – sono le parole del Sindaco in apertura della seduta da lui presieduta – questa riunione deve concludersi con l’idea di un percorso ben preciso, da seguire coinvolgendo attori locali e nazionali. Nessuno al giorno d’oggi inventa nulla, è sufficiente guardare ad analoghe vicende avvenute in altri luoghi, come per esempio all’Almaviva di Palermo, o a Napoli, dove, in entrambi i casi, i lavoratori sono stati reimpiegati. Purtroppo non abbiamo la bacchetta magica ma faremo di tutto perché anche i nostri lavoratori non restino in mezzo ad una strada, facendo leva sulla titolarità e sulla continuità lavorativa in aziende analoghe”. Il Sindaco invita ad una discussione costruttiva e concreta dalla quale attingere nell’impresa di conservazione dei posti di lavoro. E così avviene. Il primo Consiglio Metropolitano aperto si conclude con l’approvazione unanime di un documento che “impegna il Sindaco Metropolitano a coinvolgere tutti gli attori istituzionali, a intraprendere, ove possibile, percorsi affini a quelli che recentemente hanno portato alla tutela dei lavoratori nelle città di Palermo e Napoli, impiegati in attività analoghe a quelle dei lavoratori di Cal&Cell, garantendo continuità lavorativa e conservazione della territorialità”.