Reggio Calabria – Dilatare, paragonare, articolare, individuare, vitalizzare le seti creative del territorio spinge l’Accademia di Belle Arti ad aprire l’orientamento non solo al futuro inscritto ma a tutte le strutture scolastiche, universitarie e alla cittadinanza dello Stretto. Nasce un confronto diretto e programmato con tutte le Scuole attive in Accademia: Decorazione, Pittura, Scultura, Grafica d’Arte, Scenografia, Fumetto ed Illustrazione, Progettazione della Moda, Comunicazione e Didattica dell’Arte. Un ring didattico, pronto a lasciare emozioni e nuovi stimoli, svela per le due prime settimane di ottobre tutte le complessità derivate dall’indispensabile consapevolezza creativa. Ex allievi operanti nel settore delle espressioni visive, sono presenti in prima linea nei laboratori per apparecchiare e dividere i giusti e futuri segnali artistici. In aula Magna, l’unico tavolo di riflessione possibile spalma il campo d’azione teorico nel tempo e nel confronto tra gli stili e le diversità espressive. L’arte è un infinito autoritratto e le oscillanti temperature di una società chiedono continue e nuove formule estetiche. Un “tutto” creativo si trasforma in un imperativo fondamentale per toccare e sfiorare il futuro. Leggere, citare, penetrare in modo attivo nel mondo accademico, sollevare ingombranti incertezze ma anche ricordare che in questi ultimi dieci anni, centinaia di giovani professori di varie discipline e vari istituti, operatori culturali, artisti d’avanguardia e critici provengono da questa Accademia. Nel mettere a disposizione al pubblico l’intero corpo docente, l’Accademia di Belle Arti testimonia un alto esempio civile di operosità e creatività. Valori essenziali che tra una cultura e l’altra, tra passato, presente e futuro, tra pace e conflitti, rimangono fra le strutture culturali portanti di ogni civiltà.
Ghislain Mayaud