Nella mattinata del 24 settembre 2017, in Reggio Calabria, fraz. Pellaro, località Trapezi-Campicello, i Carabinieri Forestali partecipanti all’Operazione Antibracconaggio denominata “Operazione Adorno 2017 – Ritorno”, hanno tratto in arresto R. G., cl. 74, del luogo, già noto alle forze dell’ordine. Lo stesso è stato colto in flagranza di reato in quanto, con l’utilizzo di un accendino, appiccava il fuoco in tre diversi punti con il preciso intento di cagionare un incendio boschivo, danneggiando la vegetazione presente, tipica della macchia mediterranea. L’incendio si è estinto solo grazie alla pioggia che, di lì a poco, è caduta copiosa nella zona, scongiurando il propagarsi dello stesso. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, i militari operanti hanno posto sotto sequestro l’accendino utilizzato per appiccare il fuoco. Il R., terminate le formalità di rito, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa della celebrazione del giudizio per direttissima, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria che, all’esito, convalidava gli arresti in quanto legittimamente eseguiti in relazione al reato contestato, sottoponendolo alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. L’operazione è scaturita dal servizio antibracconaggio disposto dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Calabria” e denominato “Operazione Adorno 2017 – Ritorno”, mirato a prevenire e reprimere gli atti di bracconaggio nella provincia di Reggio Calabria ai danni del Falco Pecchiaiolo (Pernis Apivorus) che, proveniente dalle aree del centro-nord Europa, si sposta, attraversando lo Stretto di Messina, verso l’Africa per svernare.
Comunicato stampa – Carabinieri Corpo Forestale