Nel corso della settimana i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, col supporto del personale della C.I.O. del 14° Battaglione “Calabria di Vibo Valentia, sono stati impegnati in un servizio coordinato di controllo del territorio ad ampio raggio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori. In particolare, nella giornata di martedì 19 settembre 2017, a Rosarno (RC), in Contrada Testa dell’Acqua, i Militari della locale Tenenza CC hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un soggetto di 69 anni, poichè in modo fraudolento, tramite allaccio abusivo alla rete della Società “E-distribuzione”, alterava completamente il consumo di energia elettrica al fine di alimentare la propria abitazione.
L’ arrestato, ultimate le formalità di rito, è stato rimesso subito in libertà . Nella medesima giornata, i militari della Stazione di Laureana di Borrello (RC), dipendenti dalla Compagnia di Gioia Tauro, in ottemperanza ad un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso il 12.09.2017 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano – Ufficio esecuzioni penali, rintracciavano e traevano in arresto F.D, ventinovenne di Palmi ma residente a Laureana di Borrello (RC) perché condannata alla pena della reclusione di 1 anno e 4 mesi per i reati di minacce aggravate e rapina, commessi a Gioia Tauro ed a Milano dal 2010 al 2011. La donna, al termine delle formalità di rito, è stata associata presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Panzera come disposto dall’A.G.
Infine, nella notte tra il 19 ed il 20 settembre 2017, a Rosarno, lungo al Sp 46, i militari dell’Aliquota Radiomobile – N.O.R.M. di Gioia Tauro hanno tratto in arresto in flagranza di reato due cittadini extracomunitari incensurati, K.A. di anni 35 e S. A. di anni 29, entrambi originari della Costa d’Avorio, ma di fatto domiciliati nella Piana, perché a bordo della loro autovettura non ottemperavano all’alt intimatogli da ben due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, mettendosi in fuga per le vie della Città.
Dopo un inseguimento di qualche chilometro, i soggetti sono stati bloccati e tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Trattenuti in camera di sicurezza, sono stati condotti il giorno dopo dinnanzi al giudice monocratico di Palmi che, dopo aver convalidato l’arresto, ha rimesso gli indagati in libertà.
Comunicato stampa – Carabinieri