Un banale diverbio a causa di un malinteso al volante, finito con l’alzata del dito medio, potrebbe costare al 23enne britannico J.A.M., che lavora nel settore dell’information technology a Dubai sei mesi di carcere.
In base al racconto del ragazzo inglese, al ritorno dalle vacanze i primi giorni del mese di settembre, all’atterraggio nell’ aeroporto di Dubai, è stato accolto dalla Polizia locale, circa 10 agenti, che lo ha arrestato e trattenuto insieme ai peggiori delinquenti sino al pagamento di una cauzione, al momento è in attesa del suo processo ed il passaporto gli è stato ritirato.
Sarà assistito, nella vicenda, da Radha Stirling, dello studio legale Stirling Haigh, la quale ricorda che il comportamento offensivo o insultante è illegale negli Emirati Arabi Uniti. Tramite l’organizzazione “Detained in Dubai” si cerca di dare assistenza a quanti, turisti o espatriati, che a causa delle norme molto differenti da quelle vigenti nei loro paesi di origine rischiano causa penali o sanzioni pecuniarie, molti i casi in cui la “frustrazione da traffico” ha portato anche alla detenzione.
FMP