Cosenza: il Dipartimento Politica Estera e Sicurezza attenzionerà tematiche internazionali

Creando il Dipartimento Politica Estera e Sicurezza, il coordinamento cittadino di FIG Cosenza vuole portare all’attenzione di più persone possibile le tematiche di carattere internazionale che sempre più incidono sulle scelte del nostro paese.  Alla luce degli eventi che si susseguono, nonché come giovani appassionati di politica internazionale, ci chiediamo se una guerra è realmente all’orizzonte. L’annuncio di un possibile test nucleare nord coreano nell’oceano Pacifico fa venire i brividi perché, di fatto, corrisponde ad una vera e propria dichiarazione di guerra: spingersi oltre i confini nazionali invadendo un’area sotto l’influenza americana.  Questa scelta appare però completamente realistica, osservando dal punto di vista nordcoreano: Kim Jong-Un ha tirato troppo la corda che, ora più che mai rischia di spezzarsi. È inoltre estremante convinto che, facendo un passo indietro, farebbe la fine di Saddam Hussein. L’unica chance di sopravvivenza è allora quella di sedersi al tavolo delle potenze nucleari. Proprio per questa sfida allo status quo, la risposta americana non tarda ad arrivare e pare che Duncan Hunter, repubblicano appartenente al sottocomitato delle forze strategiche nucleari degli Stati Uniti, abbia chiesto ufficialmente un “Preemptive Strike” sulla Nord Corea senza però specificare se verranno utilizzate armi nucleari o convenzionali.  Cosa significa il termine “Preemption”? E’ un’azione militare volta a contrastare un imminente attacco da parte di uno stato ostile. Questa è una strategia spesso utilizzata dagli Stati Uniti per difendere “la loro libertà e le loro vite”, dai tempi di John Adams fino a George W. Bush. Una vera e propria pietra miliare della tradizione strategica e della politica estera americana. La risposta americana quindi sorprende poco, anche perché è il seguito fisiologico della coercizione economica effettuata fino ad ora (sanzioni economiche e limitazioni del commercio tra partners americani e Corea del Nord). Stiamo assistendo all’esemplificazione pratica di quello che in teoria dei giochi viene definito “gioco del pollo”. In questa partita l’Europa si trova schierata con l’America cercando di dimostrarsi un’entità più moderata che si limita a valutare nuove ed eventuali sanzioni economiche per il regime nordcoreano. L’attore più razionale di tutto lo scenario è la Russia che, con il suo Ministro degli Esteri Serghei Lavrov, invita al congelamento delle manovre militari per avviare un tavolo di dialogo volto alla de-nuclearizzazione della Corea Del Nord.  In questo susseguirsi di eventi, il tempo stringe e la domanda è una sola. Nuclear first strike: si o no? Come giovani di Forza Italia speriamo nella risoluzione della questione tramite l’utilizzo degli unici mezzi riconosciuti dalla comunità internazionale per la risoluzione pacifica delle controversie tra Stati, i mezzi diplomatici.

Deborah Molinaro – Responsabile Dipartimento Politica Estera e Sicurezza FIG Cosenza

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