Al peggio non c’è mai fine. Tra sbalordimento e incredulità assistiamo all’evolversi della vicenda triste e emblematica della nomina dell’Amministratore Unico dell’ATAM. Scoperti con le mani nella marmellata, non sanno più a che santo votarsi per cercare di porre rimedio alla figuraccia rimediata grazie alla puntuale e documentata denuncia fatta nei giorni scorsi dal nostro Partito. Il Sindaco, alle prese anche con problemi interni alla sua maggioranza, produce ormai con cadenza quasi quotidiana atti amministrativi difficilmente catalogabili, se non fossero di per sé nulli e illegittimi. Tra la malafede e l’incompetenza paradossalmente sarebbe perfino meno grave che a prevalere fosse la prima delle due possibili cause. Reggio è allo sbando per qualità e quantità dei servizi (acqua, strade, pulizia, servizi sociali, trasporti, vigili urbani…) per ormai accertata incapacità strutturale e fisiologica del Sindaco e dei suoi collaboratori, ma come se ciò non fosse sufficiente per porre rimedio ammettendo il proprio fallimento amministrativo, Falcomatà se ne inventa un’altra e si caccia dentro questo tunnel senza via d’uscita quanto meno onorevole della nomina dell’Avv. Basile ai vertici dell’ATAM. Suona peraltro come un’offesa la notizia secondo la quale tale nomina sarebbe stata congelata in attesa di verificare se le cause di inconferibilità siano reali. Ma davvero il Sindaco vuole raccontarci la barzelletta di non essere stato a conoscenza dei ruoli svolti in precedenza da Basile? Ma come, il PD non è il suo partito? E i 453 voti che Basile ha portato in dote a Falcomatà nelle ultime elezioni amministrative sono stati improvvisamente dimenticati? E il ruolo svolto in SOGAS da Basile fino a qualche mese fa (altra causa di inconferibilità) non era noto al Sindaco del Comune di Reggio Calabria, socio della società di gestione dell’aeroporto? Stiamo purtroppo assistendo a un clamoroso quanto grave esempio di mala gestio della cosa pubblica. Dopo le tristi vicende Miramare, Quattrone, Aeroporto, Porto, Agenzia per i beni confiscati, i comandi “strani” da altre Amministrazioni, le inconcludenti attività gestionali, l’incapacità a gestire qualsiasi servizio pubblico, la grave crisi economica vissuta dalla città, i giovani che vanno via, le aziende e le imprese costrette a chiudere, la mancanza di un qualsiasi progetto politico per il futuro della nostra Reggio, l’incapacità di individuare un percorso che possa far immaginare lo sviluppo e la crescita della città, Falcomatà inciampa nuovamente e in maniera clamorosa con questa procedura di nomina dell’AU dell’ATAM totalmente illegittima. Spetta ad altri Organi e ad altre Istituzioni accertare se, anche in questa vicenda, come in quelle già al loro vaglio e per le quali gli avvisi di garanzia sono giunti a destinazione, ricorrano fattispecie di illeciti penali. Noi ci limitiamo a svolgere il nostro ruolo di veri oppositori a questa Amministrazione Comunale fallimentare denunciando alla pubblica opinione le nefandezze che si consumano a palazzo. L’appello lo rivolgiamo alla città, ai nostri concittadini, alle forze sociali, imprenditoriali, alle associazioni culturali, ai movimenti politici, ai giovani, alle persone libere e nel cui cuore alberga l’amore per la nostra Reggio: tutti assieme diciamo basta!!!
Reggio Calabria, 19 settembre 2017
Il Commissario Provinciale Ernesto Siclari – Il Commissario Città di Reggio Calabria Franco Germanò