Germanò (MNS): “Amministratore unico Atam: l’arroganza genera il nulla!”

L’ultimo approdo dell’arroganza amministrativa della Giunta Falcomatà è sconcertante nella sua tracotante mancanza di cura nemmeno per le mere apparenze. La nomina dell’Avv. Basile al vertice dell’ATAM costituisce irrefutabile dimostrazione di quale sia la reale stella polare dell’Amministrazione in carica, che già ha ampiamente dimostrato di intendere la cosa pubblica alla stregua di occupazione di posti e poltrone da destinare ai compagni di partito, al di là di qualsiasi valutazione di capacità e competenze specifiche.

Un’altra “cambiale politica” portata all’incasso, senza tenere in alcun conto gli interessi dell’Amministrazione Comunale dell’Azienda, dei cittadini. L’interesse primario di un pubblico amministratore dovrebbe essere quello di far funzionare al meglio i servizi pubblici. La realtà è sotto gli occhi di tutti, siamo a livelli di degrado mai conosciuti prima dalla nostra comunità e anche il trasporto pubblico locale vive una difficile fase organizzativa e gestionale. La risposta quindi in termini di atti dell’amministrazione comunale dovrebbe essere quella di operare scelte che possano presagire un futuro più adeguato alle esigenze collettive. Invece di individuare una professionalità con “esperienza amministrativa e gestionale nei settori concernenti l’attività dell’azienda stessa”, per come prescrive lo Statuto Comunale, Falcomatà ha nominato come nuovo Amministratore Unico dell’ATAM un soggetto che ha portato in dote 453 voti di preferenza raccolti come candidato alle ultime elezioni comunali del 2014 nella lista del PD. E, sotto diverso profilo, il cursus honorum dell’avv. Basile ne pone in risalto il ruolo di componente dell’ultimo Consiglio di Amministrazione della SOGAS che ha pilotato verso il fallimento la società di gestione dell’aeroporto reggino e che ha gestito, come delegato al personale, le procedure di temerario licenziamento di alcuni dipendenti, poi annullati dalla Magistratura in quanto illegittimi.

Ma, se ciò, di per sè, non superasse la misura, vi è anche di più.  La nomina dell’avv. Giuseppe Basile è nulla in quanto avvenuta in disarmante violazione delle prescrizioni dello Statuto Comunale. Agli artt. 108 e 110 della Carta Costituzionale del nostro Comune, come è noto, si codificano le procedure di costituzione delle società per azioni per la gestione di servizi pubblici (quale appunto è l’ATAM) e la nomina del management. Infatti il comma 5 dell’art. 110, che trova applicazione anche per le società costituite ai sensi dell’art. 108, testualmente recita: “Non possono essere nominati…coloro che sono stati candidati alle elezioni politiche o amministrative nell’ultimo quinquennio…”. A nulla varrebbe peraltro richiamarsi al Regolamento per le nomine approvato in Consiglio Comunale il 5 dicembre 2014, in quanto per la gerarchia delle fonti, che dovrebbe essere ben nota ad uno studente di giurisprudenza e, quindi, a maggior ragione, anche all’avv. Falcomatà, lo Statuto è fonte primaria e prioritaria che predomina su ogni altra eventuale disposizione successiva con essa in contrasto. Arroganza politica e ignoranza amministrativa sono le peculiarità di questi amministratori, la cui giovane età non è affatto di ostacolo alla consumazione delle peggiori nefandezze degne della vecchia repubblica.

Basta! Proceda immediatamente, il Sindaco, ad annullare in autotutela la nomina dell’Avv. Basile quale Amministratore Unico dell’ATAM. Spieghi, il Segretario Generale, come sia stato possibile avallare tale atto, del tutto illegittimo. Valuti, S.E. il Prefetto, la possibilità di attivazione delle iniziative e procedure che riterrà opportune, al fine di ricondurre nell’alveo della legalità gli atti amministrativi dell’improvvisato Sindaco della Città di Reggio Calabria.

Reggio Calabria, 15 settembre 2017 – Il Commissario Città di Reggio Calabria – Franco Germanò

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