CRAMUM con il patrocinio e in collaborazione di Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano inaugura alle ore 18:00 del 21 settembre 2017 al Grande Museo del Duomo la mostra internazionale LIMITI-CONFINI, curata da Sabino Maria Frassà. La mostra accoglie al proprio interno anche il 5° premio CRAMUM per giovani artisti in Italia.
Il curatore e direttore del Premio, Sabino Maria Frassà, introduce così “LIMITI-CONFINI”: “La mostra come vuole la tradizione CRAMUM non cerca di dare in alcun modo risposte. Siamo tutti comparse e pubblico allo stesso tempo: nessuno è detentore della Conoscenza. Qualsiasi opera dell’intelletto (sia essa una poesia, una canzone, un’opera d’arte, un film) vivrà al di fuori e al di là del tempo e del pensiero “originale” che l’ha generata. E’ fondamentale riscoprire il rispetto per l’intelligenza del “pubblico” e rinunciare a qualsiasi aspirazione messianica: l’arte e la cultura non devono mostrare ciò che è al di là del “confine”, non devono fornire risposte addomesticate, ma devono educare a farsi domande e a riflettere prima di rispondere per andare veramente oltre i limiti propri e del proprio tempo. Spero che da questa mostra scaturiscano perciò dubbi, non certezze.” La mostra che aprirà il 22 settembre all’interno della Chiesa di San Gottardo in Corte, nota nella tradizione della città appunto come “chiesa degli artisti”, ospita 26 opere di 22 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui 12 realizzate da artisti di fama internazionale: Magdalena Abakanowicz (Polonia), Zsolt Asztalos (Ungheria), Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Laura de Santillana, Matteo Fato, Daniele Fissore, Ivan Grubanov (Serbia), H.H. Lim (Cina), Franco Mazzucchelli, Francesca Piovesan, Daniele Salvalai. Al loro fianco, le opere dei dieci finalisti della quinta edizione del premio CRAMUM: Alessio Barchitta, Alessandro Boezio, Andrea Fiorino, Francesco Casolari, Marco La Rocca, Giulia Manfredi, Dario Picariello, Pamela Pintus, Diego Randazzo, Sally Viganò. Il giorno dell’inaugurazione sarà nominato il vincitore del premio cramum da parte del comitato scientifico composto da giornalisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali: Matteo Bergamini, Ettore Buganza, Leonardo Capano, Giovanna Calvenzi, Julia Fabenyi, Maria Fratelli, Giuseppe Iannaccone, Rose Ghezzi, Angela Madesani, Michela Moro, Iolanda Ratti, Alba Solaro, Alberto Puricelli, Carlotta Gaia Tosoni, Nicla Vassallo, Giorgio Zanchetti. Il vincitore vince un percorso di crescita professionale e artistica di due anni che culmina con una mostra personale presso lo Studio Museo Francesco Messina. Al vincitore sarà donato anche un cubo di marmo di Candoglia, simbolo del Premio e realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.