Adescava ragazzine tra i 13 e i 14 anni attraverso Facebook e poi tramite WhatsApp utilizzando falsi profili; alle giovanissime dava poi un appuntamento telefonico a cui seguiva un invito per consumare rapporti sessuali che avvenivano all’interno della propria abitazione. Per questo motivo è stato denunciato dalla Polizia postale di Treviso un 45enne che con uno stratagemma lo ha fermato in pieno centro cittadino, simulando un appuntamento al quale l’uomo credeva che ad attenderlo fosse una ragazzina disponibile. L’uomo prometteva denaro o regali graditi alle adolescenti che, attratte dalla possibilità di realizzare i propri “desideri”, cadevano in trappola. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Venezia e condotta insieme agli uomini della Squadra mobile di Treviso. Tutto nasce dalla segnalazione di una diciottenne che agli investigatori aveva raccontato di essere incappata in un uomo, su Facebook, che le aveva chiesto un incontro proponendole di portare con sé anche delle minorenni. Gli investigatori hanno scoperto anche che aveva addirittura installato una telecamera nascosta con la quale filmava gli “appuntamenti” e nel corso della perquisizione hanno sequestrato telefoni e materiale informatico da cui gli investigatori contano di verificare la rete di contatti con altre possibili giovani vittime.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Treviso
fonte —