Roma 19:30 – “Brutte notizie” per le donne da parte della previdenza sociale. Come riporta velina di Ansa.it, dal Gennaio prossimo venturo 2018, scatta l’unificazione dell’età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne con l’aumento di un anno per le dipendenti private e il passaggio a 66 anni e sette mesi. Diciamo che le donne, pensionisticamente parlando, vengono equiparate agli uomini. Di sicuro potrebbe essere considerata una “beffa” questa uguaglianza, da parte del “gentil sesso”, eguaglianza dal punto di vista pensionistico ma grandi differenze nel trattamento economico, di carriera e di considerazione in sede lavorativa. Di fatto l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia sarà la più alta in Europa e il divario si accrescerà nei prossimi anni con l’adeguamento dell’età di vecchiaia all’aspettativa di vita e il passaggio atteso a 67 anni nel 2019. In Germania è previsto il passaggio a 67 anni per l’uscita nel 2030, in Francia dopo il 2022 e nel Regno Unito nel 2028.
