Maurizio Molinari de La Stampa e Domenico Rullo, storico imprenditore edile reggino; Diego Crucitti, maestro elementare di Mosorrofa e Giovanni Spadolini, un italiano (come ha voluto fosse scritto sulla sua lapide); Giulio Andreotti e Ugo La Malfa. Sono alcuni protagonisti di Storia di una passione politica (scene e retroscene) pp. 194, € 15,00, Rubbettino Editore. L’autobiografia di Francesco Nucara, storico esponente del Partito Repubblicano Italiano. Una lunga storia cominciata a Mosorrofa e proseguita via, via poi per Roma, Bruxelles, Sderot, Pechino, New York. Tanti gli incarichiari, Direttore ricoperti: deputato, sottosegretario, viceministro, segretario nazionale organizzativo, segretario nazionale, direttore de La Voce Repubblicana. Tutti ricoperti con entusiasmo, impegno e passione. Tante le vicende narrate nel libro: molte quelle non citate. Una per tutte. Trovandosi a Genova per motivi politici, come segretario nazionale del PRI, Francesco Nucara vide la statua di Giuseppe Mazzini infestata dalle erbacce. La reazione fu immediata: con spirito garibaldino, tolta la giacca e rimboccate le maniche, cominciò a ripulirla. Un amore profondo quello di Nucara per il Partito Repubblicano e la sua storia; pari a quello per la propria famiglia e la propria terra. Ma chi è Francesco Nucara? Un sognatore che non aspetta che i sogni si realizzino da soli: s’impegna concretamente per realizzarli. Ponendo in essere la massima di Theodor Herzl: “Se lo vorrete: non sarà un sogno”.
Tonino NOCERA
