REGGIO CALABRIA – Grande partecipazione popolare ed una interessante prolusione storica per la tredicesima festa della Bandiera a Santo Stefano in Aspromonte. Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ha preso parte alle celebrazioni, organizzate dal Comune di Santo Stefano, con in testa il sindaco Francesco Malara, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Aspromonte e con la Consulta Giovanile di Santo Stefano, per l’anniversario della prima storica uscita del tricolore nazionale. Era il 29 agosto del 1847 quando per la prima volta, i patrioti di Santo Stefano, protagonisti dell’epopea risorgimentale, sventolarono quella che poi fu assunta come bandiera nazionale sulla piazza del paese. Esattamente 170 anni dopo, nella serata di ieri, sulla stessa piazza, la commovente cerimonia dell’alzabandiera, alla presenza dei rappresentanti del Comando Stazione dei Carabinieri di Santo Stefano in Aspromonte, con la straordinaria partecipazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e con la Fanfara della Sezione di Reggio Calabria, che ha concluso un pomeriggio di studio e di confronto sul Risorgimento italiano e sul ruolo di Santo Stefano e di Reggio Calabria nell’epopea che portò, il 17 marzo del 1861, alla storica proclamazione del Regno d’Italia unita. Dopo l’inaugurazione dell’opera artistica murale, installata all’ingresso del paese, realizzata dalla Professoressa Daniela Autunno, hanno preso parte alla tavola rotonda pomeridiana, oltre al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ne ha concluso i lavori, e al sindaco di Santo Stefano Francesco Malara, cui era affidata la moderazione del convegno, anche i professori Elio D’Agostino e Carmela Cutrì, storici, cultori ed appassionati del periodo risorgimentale, ed in particolare delle vicende che, a cavallo della metà del XIX secolo, interessarono da vicino la comunità di Santo Stefano e l’intero comprensorio aspromontano. I due docenti hanno intrattenuto il numeroso pubblico di cittadini e turisti, con due lunghe ed appassionanti relazioni, con l’obiettivo di richiamare fatti e circostanze che portarono, nell’estate del ’47, alla prima storica uscita del tricolore italiano a Santo Stefano in Aspromonte, cittadina dal glorioso passato che dette i natali a patrioti nazionali del calibro di Domenico Romeo, Giannandrea Romeo, Pietro Aristeo Romeo e Stefano Romeo. Soddisfatto il sindaco di Santo Stefano che ha ringraziato i tanti cittadini che hanno voluto partecipare all’organizzazione dell’evento, divenuto ormai una vera e propria tradizione estiva nel piccolo centro aspromontano. “Eventi come la Festa della Bandiera richiamano ai valori fondanti della nostra comunità e ci ricordano – ha spiegato Malara – il grande ruolo che i nostri avi ebbero nella costruzione dell’Italia unita. Libertà e democrazia oggi sembrano valori scontati, i giovani pensano che siano sempre esistiti, ma in realtà non è cosi. E sappiamo quanto sangue fu versato, anche qui a Santo Stefano, durante il lungo e sofferto travaglio che portò alla nascita dello Stato italiano. Oggi più che mai dunque – ha aggiunto il sindaco di Santo Stefano – è fondamentale richiamarsi a quei valori, proprio per far capire ai più giovani l’importanza di riconoscersi nei colori del tricolore nazionale, purtroppo spesso vituperato da un dibattito politico attuale superficiale e populista”. A concludere le celebrazioni, l’intervento del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che ha ricordato l’importanza di approfondire le vicende che hanno segnato il percorso storico della comunità reggina “con l’obiettivo – ha spiegato il primo Cittadino – di costruire ed alimentare l’identità comune del nostro territorio, trasformandola in opportunità, anche in chiave turistica”. “Il nostro è un popolo che ha una grande dignità – ha aggiunto Falcomatà – che ha contribuito in maniera sensibile, anche su scala nazionale, a molti dei processi storici che oggi costituiscono la base fondante della nostra Repubblica. Approfondire questi aspetti, studiarli, attualizzarli e dibatterli, significa richiamarci alle nostre gloriose tradizioni, utilizzandole come traccia per i programmi di sviluppo da costruire per il futuro del nostro territorio. Un popolo senza memoria sia come un albero senza radici, è destinato a morire. Sono tante le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale reggina e dalla Città Metropolitana in questo comprensorio, nell’area di Gambarie, di Santo Stefano e dell’intera vallata del Gallico – ha poi aggiunto Falcomatà parlando delle novità intervenute negli ultimi grazie all’ottima sinergia instaurata con gli enti territoriali dell’area aspromontana – investimenti che consentiranno di aumentare in maniera sensibile la dotazione infrastrutturale di questo territorio, alimentando la sua vocazione produttiva fondata principalmente sul settore turistico. Mi riferisco ad esempio al Parco Avventura di Forge, recentemente inaugurato, ai progetti inseriti nel Bando Periferie con la riqualificazione del borgo di Podargoni e dell’area di Tre Aie, al progetto Neveplast su Gambarie, per la destagionalizzazione dell’offerta turistica, al cosiddetto Contratto di Fiume, firmato nelle scorse settimane che vede il nostro territorio uno tra i primi in Calabria a dotarsi di una convenzione per l’accesso ai fondi regionali per lo sviluppo. Sono iniziative concrete che danno il senso del grande lavoro che stiamo portando avanti e che, già a partire dai prossimi mesi, con l’arrivo della stagione invernale, farà vedere nuovi ed importanti frutti”.
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