In tanti si stanno già offrendo per ripristinare le giostre della scuola Galluppi ed il canestro di Parco Botteghelle”
Carissimi concittadini,
chi di noi può affermare di non aver mai sentito dire: “I bambini non si toccano!”? Non è un motto, non è un modo di dire: è una regola! Regola non scritta, che appartiene ad un antico saper vivere, a una saggezza che, a volerne ricostruire la storia, ci si perderebbe nella notte dei tempi. Anche quando i rapporti di buon vicinato si incrinavano, i bambini dovevano restare fuori; in qualsiasi, diciamo così, “situazione incresciosa”, essi venivano tutelati. Perché? Perché i bambini rappresentano il futuro quando il presente sembra non offrire vie d’uscita; sono la speranza quando si è convinti di non riuscire più a sognare; sono la certezza che ciò che di buono c’è stato darà ancora frutto, come il seme di una pianta che ha radici profonde. Per questi motivi dobbiamo indignarci e fare sentire la nostra voce davanti ai danneggiamenti al Parco Botteghelle “F. Cacozza” del viale Calabria, all’incendio delle giostre per i bambini di Spirito Santo e dell’asilo di Santa Venere e, per ultimo, al furto delle giostrine della scuola dell’infanzia Galluppi. Lasciare ai nostri figli la possibilità di avere qualche area dove giocare all’aperto o scuole dove possano formarsi è un nostro dovere, è il minimo che possiamo fare affinché in loro non si spenga l’ultima piccola fiammella di speranza che la nostra terra possa di nuovo primeggiare e che valga la pena rimanervi e viverci senza farsi adottare da Paesi lontani al servizio dei quali poniamo tutte le nostre abilità. Si è riusciti a profanare tutto, ma ricordiamo la regola dei nostri padri: “I bambini non si toccano!” Dopo gli ultimi due riprovevoli episodi accaduti nei giorni scorsi sono stati davvero tanti i cittadini che ci hanno chiamato per esprimere tutta la loro indignazione per quanto avvenuto. Qualcuno ha già proposto di poter contribuire personalmente per l’acquisto di un nuovo canestro e delle giostrine rubate. E’ il segno che la città è viva e che sono tantissimi i cittadini che attraverso il loro senso civico e di appartenenza, riescono a “risarcire” la città del male di quella minoranza rumorosa, per citare la stessa espressione richiamata oggi nella riflessione del vicesindaco Armando Neri, che vorrebbe tenerci in ostaggio. La speranza non muore affatto. Anzi è proprio di fronte ad atti come quelli avvenuti in questi giorni che si liberano le energie più positive della città. Le associazioni si fanno avanti, i cittadini si rimboccano le maniche, con la voglia di ricostruire, di ripristinare i danni fatti da altri. Ancora di più in queste occasioni in cui ci sono di mezzo i bambini, destinatari incolpevoli di questi gesti insensati, si vede la vera anima positiva di Reggio Calabria.
Lucia Nucera, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria