Trieste, arrestati 2 albanesi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Attività di indagine della locale Polizia di Frontiera terrestre

Nella mattinata odierna gli agenti del Settore di Polizia di Frontiera di Trieste diretto dal dottor Antonio Grande hanno eseguito nel capoluogo regionale due ordinanze di custodia cautelare in carcere per il reato di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina nei confronti di due cittadini albanesi (K.T. e J.N., queste le loro iniziali), rispettivamente di 30 e 27 anni, entrambi residenti a Trieste. L’indagine trae origine da un episodio avvenuto in località Basovizza il 13 maggio scorso, evento che ha portato all’arresto di un passeur kosovaro di 23 anni (A.Z. le sue iniziali), anche lui domiciliato a Trieste. Il kosovaro, entrato dalla Slovenia insieme a quattro connazionali irregolari, era incappato in un posto di controllo della Polizia di Frontiera e, vistosi intimare l’alt, aveva in un primo momento rallentato, per poi accelerare e allontanarsi. Lanciato a tutta velocità aveva poi finito per schiantarsi contro una casa in via Gruden nel centro abitato di Basovizza, cagionando lesioni agli occupanti del veicolo, tra cui una donna al quarto mese di gravidanza; poi anche se ferito, il passeur kosovaro aveva abbandonato il veicolo e tentato la fuga, ma veniva bloccato e arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e denunciato anche per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni stradali gravi. Le indagini, coordinate dal P.M. dott. Antonio Miggiani della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, hanno avuto una svolta decisiva negli ultimi giorni, dimostrando il coinvolgimento nell’episodio di Basovizza anche dei due albanesi arrestati in data odierna, i quali, nella fattispecie, avevano effettuato un servizio di cd. staffetta – procedendo in avanscoperta con un’altra autovettura – finalizzato ad eludere eventuali controlli da parte della Polizia e quindi a rendere più agevole al passeur kosovaro l’attraversamento della fascia confinaria con i quattro migranti irregolari. Da qui la decisione degli organi inquirenti di richiedere al G.I.P. del Tribunale di Trieste l’emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti dei due albanesi ed il conseguente arresto. Questa operazione si colloca nell’alveo di un rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità transfrontaliera nella Provincia di Trieste da parte della Polizia di Frontiera che dal dicembre 2015 è coadiuvata anche da personale militare del Reggimento Piemonte Cavalleria di Trieste, nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure.

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