Torino, arrestati un albanese ed un romeno, sequestrati ben 135 KG di marijuana

Personale della Squadra Mobile di Torino ha  tratto in arresto H.L., nato in Albania, classe 1978, e T.A., nato a Vaslui (Romania), classe 1988, responsabili dell’illecita detenzione di 27 (ventisette) grandi involucri avvolti nel cellophane di sostanza stupefacente –  MARIJUANA – del peso complessivo totale stimato di Kg 135. Gli involucri erano occultati all’interno di un doppiofondo ricavato sotto al piano di carico di un autocarro Mercedes Sprinter con targa italiana.  Personale della Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile riceveva la notizia confidenziale di un garage nei pressi di Via Palli utilizzato da un’organizzazione criminale quale luogo di stoccaggio ed occultamento di sostanza stupefacente. Dalle prime ore del pomeriggio del 11 agosto, veniva pertanto posto in essere un servizio di osservazione all’ indirizzo segnalato. Alla sera veniva notato un autocarro percorrere più volte le strade limitrofe a Via Palli evidentemente con l’intento di “bonificare” la zona dall’eventuale presenza delle forze dell’ordine. Il passeggero del furgone veniva peraltro riconosciuto dal personale della Sezione Antidroga come il pluripregiudicato H.L., già noto per reati in materia di stupefacenti. Il mezzo veniva pedinato fino al civico nr. 6 di Via Palli e bloccato prima che accedesse alla rampa di ingresso al piano sotterraneo. Il camioncino veniva sottoposto ad approfondita perquisizione: nel cassone, all’interno di un secchio, veniva rinvenuta una vecchia pulsantiera non riconducibile alla dotazione di serie del veicolo. L’intuito del personale di polizia consentiva di accertare che i pulsanti potevano azionare un meccanismo tale da far emergere vani occultati del veicolo. Infatti, si individuava sotto il tappetino del guidatore, nella cabina di guida, un buco nel telaio con 5 fili elettrici ai quali si potevano collegare i cavetti della vecchia pulsantiera rinvenuta. Dopo aver provato il collegamento si riusciva ad azionare un artificioso sistema di pistoni idraulici che consentiva il sollevamento del piano posteriore di carico, portando alla luce un vano appositamente creato per occultare i 135 kg di sostanza stupefacente. Tale “doppiofondo” era ben fatto al punto tale da prevedere anche una serie di guarnizioni in gomma capaci di isolare la sostanza, evitando la diffusione all’esterno del forte odore di Marijuana. L’accurata tipologia di trasporto della sostanza nonché la notevole quantità rinvenuta – del valore commerciale al dettaglio di circa 2 milioni di euro –  porta a ritenere che l’operazione di polizia possa aver reciso una ramificazione provinciale di una più importante organizzazione criminale transnazionale dedita al narcotraffico.

 

fonte  —  http://questure.poliziadistato.it/Torino

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