Tradito dalle impronte digitali rilevate dalla Polizia Scientifica corrispondenti con quelle rilevate sulla nave dai Ros
Ieri pomeriggio la Digos della Questura di Caltanissetta, unitamente a carabinieri del R.O.S. di Roma, ha eseguito, a carico del cittadino somalo Farah Mohamed, un fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Roma. La misura cautelare è stata adottata perché il predetto è indagato per i reati di concorso in atti di pirateria aggravata, concorso in sequestro di persona a scopo di terrorismo, concorso in detenzione illecita di armi da guerra, in relazione al sequestro del mercantile italiano Savina Caylyn e del relativo equipaggio, avvenuto a circa 800 miglia dalle coste somale, dall’8.2.2011 al 21.12.2011. L’arrestato, che si trovava trattenuto presso il Cpr di questo centro dallo scorso 10 agosto, una volta compiute le formalità di rito, è stato trasferito presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo il 9 agosto aveva presentato richiesta di asilo presso il Cara di Pian del Lago, ma non di residenza all’interno della struttura. Gli accertamenti eseguiti dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica sulle impronte digitali rilevate al Farah evidenziavano la corrispondenza con le impronte rilevate nel 2011 in oceano Indiano sul mercantile italiano Savina Caylin. Il positivo sulle impronte e il fatto insolito che l’uomo non avesse chiesto di risiedere all’interno del Cara hanno fatto scattare le ricerche e il somalo, bloccato dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione nel centro di Caltanissetta, è stato condotto presso il Cpr di Pian del Lago su disposizione del Questore Signer, che ha emesso un decreto di trattenimento, convalidato dal Tribunale di Caltanissetta.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Caltanissetta