Scandalo uova contaminate: nessun allarme in Italia rimane alta la vigilanza sanitaria e dei Nas

Dopo l’allerta lanciata per prima in Italia dallo Sportello dei Diritti lo scorso 1 agosto, il Ministero salute pubblica i chiarimenti sulla situazione nel Nostro Paese

Lo scorso 1 agosto lo “Sportello dei Diritti” nella sua costante attività di vigilanza sulle allerte e richiami alimentari aveva segnalato, per prima, in Italia lo scandalo delle uova contaminate al fipronil, provenienti in particolare Belgio e nei Paesi Bassi, facendo presente che risultava che uova e prodotti derivati non fossero state commercializzate in Italia. Ora rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche il Ministero della Salute, in una nuova comunicazione dopo il presunto coinvolgimento del nostro Paese, fa chiarezza sulla situazione. Di seguito, quindi, il comunicato estrapolato dal sito istituzionale del Ministero della Salute che chiarisce ulteriormente come non risultino commercializzati in Italia né uova né derivati, ma che risulta alta la vigilanza sanitaria regionale anche attraverso i carabinieri del Nas: “Si fa seguito alla comunicazione diramata dalla Commissione europea circa il coinvolgimento dell’Italia nella distribuzione delle uova o da derivati (ovoprodotti) contaminate da fipronil. Dai riscontri incrociati, effettuati dal Ministero della Salute, tra le liste di aziende coinvolte e di quelle che hanno spedito prodotti in Italia negli ultimi tre mesi, al momento risulta solo, da una segnalazione delle autorità francesi, pervenuta in data 8 agosto attraverso il RASFF, che un’azienda di tale Paese ha acquistato uova da uno degli allevamenti olandesi interessati e le ha trasformate in ovoprodotti che ha poi venduto anche presso un’azienda italiana. Su disposizione del Ministero, le autorità sanitarie locali hanno provveduto a porre sotto sequestro la partita, e quindi il prodotto non è stato posto in commercio. Pertanto, ad oggi, non risultano distribuiti al consumo uova o derivati (ovoprodotti) contaminate da fipronil sul territorio nazionale. Il Ministero della salute, in ogni caso, continua a valutare con attenzione le informazioni relative alla circolazione dei lotti in Europa (anche in considerazione delle nuove segnalazioni sul sistema di allerta comunitario che provengono da Paesi prima non coinvolti), avvalendosi della stretta collaborazione delle autorità sanitarie regionali e dei Carabinieri Nas. È stato altresì predisposto un piano di campionamenti su uova, ovoprodotti e carni di pollame per la ricerca di fipronil che verrà attuato in via cautelativa, anche in assenza di segnalazioni specifiche.”

 

c.s. – Giovanni D’Agata

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