«E’ già inconcepibile che troppo spesso il mondo del lavoro venga simbolicamente colpito attraverso drammatiche reali violazioni di dignità e diritti. Ed è ancor più inaccettabile che chi quotidianamente è in prima linea per il rispetto della persona e della legge subisca violenze psicologiche ed addirittura fisiche. Dunque, la nostra organizzazione sindacale si stringe alle due ispettrici del lavoro aggredite e condanna fermamente arroganza, intolleranza e violenza. E ribadisce il proprio impegno nel sostenere la prevenzione, la denuncia e la repressione di fenomeni di mancato rispetto del lavoratore e delle regole». Non ha lasciato indifferente Rosy Perrone la recentissima aggressione verbale e fisica nei confronti di due ispettrici del lavoro avvenuta in provincia di Reggio in occasione di un accertamento e che ha provocato alle due funzionarie una prognosi di otto giorni accertata dal Pronto soccorso dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Ed è per questo che la segretaria provinciale della Cisl ha stigmatizzato il violento e vile accaduto e rilanciato l’impegno del suo sindacato per l’occupazione e per una comunità dei diritti e dei doveri e delle regole. «Va rafforzata la sinergia fra istituzioni centrali e locali, organizzazioni sindacali, lavoratori, forze dell’ordine e magistratura per colpire, ove accada, mancanza o diminuzione di retribuzioni e contributi previdenziali, inadempimenti contrattuali, assenza del rispetto di norme di sicurezza e vivibilità sul posto di lavoro, mobbing ed altre situazioni penalizzanti il lavoratore, così come quelle arrecanti danno al cliente, agli imprenditori onesti e alla comunità in generale. Così, di conseguenza, si contribuirà fattivamente al venir meno di coloro che pensano ad interessi particolari entrando in conflitto con il bene di lavoratori e collettività. La Cisl ha sempre dato il proprio contributo e rinnova il suo impegno su quest’altro delicato fronte» è la chiusura della nota della Perrone.