L’autrice e cantante anglosassone Sara Jane Morris chiude il “Festival delle Arti della Magna Grecia”, progetto finanziato dall’intervento “Creazione del distretto culturale e relativa programmazione ed organizzazione di eventi di rilevanza nazionale ed internazionale” PISU di Reggio Calabria ed organizzato dell’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le Quinte”. “Sono felice di tornare in questa splendida terra, stare con voi, con i ragazzi del Famag che mi hanno voluto per chiudere il loro progetto – afferma la cantante prima di salire sul palco – La mia anima è rock e blues e amo la musica, amo raccontare storie di persone che incontro in giro per il mondo. La musica unisce, solleva, ci rende liberi e accorcia le distanze. La musica è vita”. Insieme sul palco con i musicisti Tony Remy e Scott Firth alle chitarre e ad Henry Thomas al basso acustico, Sara Jane inizia un lungo viaggio in quelle melodie che fanno impazzire la piazza. Sono due ore intense dove Jazz e R&Bsi fondono in un unico genere grazie ad una voce graffiante e profonda di una delle artiste più importanti del panorama musicale internazionale. “Non fermatevi, non abbiate paura di amare – continua la cantante di Southampton – La vita ci fa cadere ma il vincitore è colui che da solo si rialza sempre. Vivetela sempre, non lasciate nulla, gioia e dolori anche questi servono per crescere, per farci diventare uomini e donne migliori”. Quello di Sara Jane è un consiglio di una mamma “guerriera” dal cuore grande e “non vuole assolutamente che nessuno figlio di questa terra si lasci abbattere dalle difficoltà”. Per questo con le sue canzoni sprona a non arrendersi, ad andare avanti perchè non c’è nulla di più ingiusto che “non aver vissuto uno dei regali più belli che ci è stato donato: la vita”.