La Polizia di Stato di Genova ha tratto in arresto, su ordinanza di custodia cautelare, un uomo 40enne che adescava giovanissime vittime attraverso i “social network”, ricorrendo all’uso di false generalità e divulgando di sé fotografie menzognere. Un’articolata attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Genova, ha consentito di accertare come il reo, dopo un lungo periodo di conversazioni telematiche e carpita la fiducia delle giovani, dava inizio a rapporti sentimentali morbosi e malati, caratterizzati da forti pressioni psicologiche, tali da soggiogare totalmente le vittime costrette ad inviare numerose foto e filmati di carattere intimo. Queste immagini erano poi utilizzate dall’uomo per minacciare le donne, allorquando queste ultime decidevano di troncare la relazione, venendo dallo stesso divulgate ad amici e parenti delle vittime. A casa dell’uomo è stata riscontrata anche una grave situazione di degrado in cui versavano la madre ed una zia. Per tale motivo, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, sono stati investiti i competenti uffici deputati all’assistenza sociale. Attualmente, le vittime identificate dalla Squadra Mobile risultano essere tre, una delle quali succube dell’uomo sino al momento dell’avvenuto arresto. Viva soddisfazione per l’operato della Polizia è stata espressa dai genitori della giovane, solo recentemente divenuta maggiorenne, che hanno potuto riabbracciare la figlia. La Polizia di Stato invita gli utenti ad un uso consapevole dei social network, canale ideale per individui senza scrupoli che possono abilmente spacciarsi per persone totalmente differenti, ottenendo così informazioni, dati ed immagini di carattere privato utilizzabili a vario scopo ai danni delle vittime inconsapevoli.
fonte — http://questure.poliziadistato.it/Genova