L’ Agenda ritrovata nasce da una idea dell’ Orablù, un’associazione culturale apartitica e apolitica, senza fini di lucro, sorta a Bollate (MI) nel 2005 per iniziativa di un gruppo di amici con lo scopo di diffondere arte e cultura, di stimolare curiosità e conoscenza, di coltivare idee e progetti, di dar vita a relazioni. Nell’ anno che commemora il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino, si propone di richiamare alla mente il suo ricordo. E lo fa con un libro, “L’agenda ritrovata”, firmato da sette grandi autori tutti di regioni diverse. E lo fa attraversando l’Italia, da Nord a Sud, da Milano a Palermo, in modo inconsueto, partendo ufficialmente, in bicicletta, da Piazza della Scala, il 25 giugno, giorno dell’ultimo discorso tenuto dal magistrato per giungere dopo una estenuante ciclostaffetta in via d’Amelio, il 19 luglio, giorno della strage, per restituire simbolicamente alla famiglia e in particolare al fratello Salvatore Borsellino una “nuova” agenda rossa. Un’ agenda che si riempie lungo la strada, tappa dopo tappa, paese dopo paese, di personaggi, testimonianze, esortazioni, ricordi. Ma anche un libro non canonico, non celebrativo, un libro vero senza mitizzazioni e senza santificazioni, un libro vivo in un paese dove sembra che l’unico modo per essere creduti è morire, dove solo da morti si diventa eroi. Un libro per consegnare agli altri la vicenda umana e professionale di Paolo Borsellino in forma riveduta e corretta attraverso racconti affidati allo stile, alla fantasia, all’ esperienza, alla voce dei vari autori legati tutti da un comune denominatore: il filo rosso, rosso come il sangue di 5 ragazzi della scorta che si lasciarono alle spalle i loro sogni per difendere uno più grande, il sogno del loro giudice. Un libro per raccontare che il futuro è fatto di memoria ma anche di speranza, di consapevolezza che un altro mondo, un’altra storia, forse un’altra vita, sono ora più che mai possibili se non si resta silenti, indifferenti, ostinatamente restii ai cambiamenti. Una pagina nuova è scritta stamattina anche a Reggio Calabria durante l’incontro, organizzato dal “Circolo Guglielmo Calarco” in collaborazione con l’associazione “Pensando Meridiano”, che ha prodotto un videoracconto sul testo di Gioacchino Criaco offrendo uno spunto di riflessione sui temi della legalità, della giustizia e della lotta alla mafia. Molto interessante il reading curato dagli attori Chiara Spoletini e Maria Gurnari su testi di Rita Atria e Salvatore Borsellino. Particolarmente piacevoli gli intermezzi musicali che si sono susseguiti di Fabio Moragas e Rosamaria Scopelliti meglio noti al pubblico come i Mattanza. Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, che vede questi momenti come un modo efficace per portare avanti il percorso di apertura e confronto avviato dal Consiglio regionale oltre che una valida occasione per ricordare in maniera straordinariamente innovativa il magistrato e l’ uomo Paolo Borsellino, è il turno di Gioacchino Criaco , autore calabrese che nel suo inedito “La memoria del lupo” si immedesima idealmente nel suo personaggio, uno dei protagonisti del racconto. Giovanni, arrivato alla mezza età, e’ unico superstite degli uomini della sua squadra e cerca di capire cosa vuole conservare tra le cose importanti della sua vita e ritrova queste cose importanti nelle sue radici , nelle sue origini. Con coerenza. E decide di non aspettare la morte, ma di andarla a cercare nel luogo da cui proviene : l’Aspromonte.”‘Perché da giovani si hanno nemici da abbattere, da vecchi mondi da difendere”. Il testo dà anche la possibilità all’ autore di parlare del territorio calabrese e soprattutto di registrare le trasformazioni, i cambiamenti, i mutamenti che hanno investito e caratterizzato la comunità locale afflitta atavicamente dal problema della ‘ndrangheta non rinunciando però nello stesso tempo a proiettarsi nel futuro con occhi colmi di fiducia e speranza. In ultimo, il tanto atteso arrivo dei ciclisti, encomiabili per lo sforzo profuso anche in considerazione del caldo torrido di questi giorni, i quali dopo una piccola breve pausa per le foto di rito sono già pronti ad andare oltre, a giungere nella prossima tappa. E il viaggio continua. Verso il traguardo ….
M.S