Roma 09:45 – Approvato ieri in prima serata il decreto legge per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza con 211 sì, 91 no e tre astenuti. Il gruppo MdP ha espresso voto contrario. Il provvedimento è stato votato nella stessa versione approvata dalla commissione Finanze, dove l’unica modifica è stato l’inserimento del testo del Dl sulla sospensione per sei mesi del rimborso di un bond di Veneto Banca.
Il decreto, che scade il 24 Agosto prossimo, passa ora all’esame del Senato. Come riporta La Stampa il decreto consente ai commissari liquidatori di cedere le attività delle due banche a un soggetto selezionato sulla base di una procedura aperta. Intesa San Paolo ha acquistato le due banche al prezzo di 1 euro. Nel contratto, Intesa San Paolo dette la “conditio sine qua non” per l’acquisizione delle banche venete, tra cui la non modifica del decreto e la totale neutralità dell’operazione sul patrimonio e la politica dei dividendi. In sostanza a Intesa San Paolo va la «good bank» e gestirà direttamente con i sindacati i circa mille esuberi.
Sembrerebbe che la banca faccia quasi un favore al governo ad acquistare le due banche. Il decreto prevede una serie di tutele per gli investitori titolari di strumenti finanziari, sottoscritti, nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con le banche, entro il 12 giugno 2014. Questi soggetti possono accedere al Fondo di solidarietà, istituito nella legge di stabilità del 2016. Per garantire la liquidità delle due banche, l’accesso al credito e i processi di ristrutturazione il ministero del Tesoro ha disposto un’iniezione di 4,8 miliardi di liquidità e 12 miliardi di garanzie statali. Molte potrebbero essere le critiche, ed infatti da più parti arrivano, ma ora la questione passerà al vaglio del Senato della Repubblica.