Roma 08:30 – Giornate al “fulmicotone” in casa PD. Ebbene sì, se fino ad ora l’ex Premier Enrico Letta da gentleman quale è, ha taciuto ora ha deciso di rispondere alle varie “stoccate” dell’ex Premier Renzi. Come riporta Ansa.it il “casus belli” sono le dichiarazioni rilasciate da Renzi durante la presentazione del suo nuovo libro. L’avvicendamento con Enrico Letta “è stata un’operazione politica voluta in primis dall’allora minoranza del Pd. E’ stata un’operazione politica che io ho pagato a livello reputazionale, ma a livello politico ha smosso l’Italia. E quindi la rifarei”. Questa la scintilla accesa da Renzi :”L’idea che si sia trattato di una coltellata alle spalle è una fake news alimentata da un nutrito club di editorialisti monotoni. Le ricostruzioni mettono in scena un golpe in piena regola, come se Letta fosse stato usurpato di chissà quale investitura democratica o popolare” e invece “l’unica volta in cui Enrico si era candidato alle primarie, nel 2007, aveva raccolto la miseria dell’11% dei voti. Più o meno la stessa percentuale di Civati qualche anno più tardi; Letta entra in modalità broncio. E la scena del passaggio della campanella segna un investimento del premier uscente: fare la parte della vittima funziona sempre in un paese in cui si ha più simpatia per chi non ce la fa che per chi ci prova. Ci sono intere carriere che vengono costruite sul vittimismo anziché sui risultati”. Di certo non ci è andato “leggero” con le dichiarazioni. Dichiarazioni che non sono cadute nel vuoto ma che sono state prontamente raccolte dal diretto interessato che ha replicato: “Mi è tornata in mente una frase ascoltata tanto tempo fa: ‘Sono convinto che il silenzio esprima meglio il disgusto e mantenga meglio le distanze’. Da tempo ho deciso di guardare avanti e non saranno queste ennesime scomposte provocazioni a farmi cambiare idea. Gli italiani sono saggi e sanno giudicare”. Agli italiani il giudizio sulla questione.