Generale Graziano riceve riconoscimento da Regione Abruzzo per impegno Forze Armate in zone sisma Centro Italia . “Un esempio virtuoso di sinergia ed efficienza del sistema Paese ”
“Ricevo con grande soddisfazione questo riconoscimento alle Forze Armate per cui ringrazio il Presidente Luciano D’Alfonso e lo faccio a nome di tutti gli uomini e le donne, di cui ho l’onore e il privilegio di essere il Comandante” con queste parole il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, ha ritirato oggi a Sulmona un Encomio solenne che la Regione Abruzzo ha voluto consegnare alle Forze armate per quanto fatto a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto e dalla successiva emergenza neve. “Idealmente con me su questo palco – ha sottolineato il Generale Graziano – c’è ogni soldato, marinaio, aviere e carabiniere che, quotidianamente, con dedizione, professionalità, onore e spirito di sacrificio, serve il Paese, lontano dai clamori delle cronache e questo prestigioso riconoscimento costituisce un ringraziamento per ciascuno di loro e per le Forze Armate nel loro complesso”. La Difesa, sin dalle prime ore successive al terremoto del 24 agosto scorso, ha messo in campo uno schieramento interforze che, nel momento di massimo sforzo, ha impiegato quasi 3500 uomini e donne, oltre 1400 mezzi e un ampio spettro di capacità ‘duali’. Si tratta di mezzi, materiali e competenze tipiche dello Strumento militare, che possono essere validamente impiegate anche per interventi di pubblica utilità e in caso di calamità naturali. Grazie a esse, gli uomini e le donne della Difesa hanno realizzato tendopoli, preparato pasti caldi, ripristinato la viabilità, rimosso macerie, ricostruito argini e ponti e trasportato feriti. Inoltre un imponente dispositivo di sicurezza, reso efficace dalla coordinazione tra Esercito, Carabinieri e le altre Forze di Polizia, ha vigilato sulle ‘zone rosse’ per evitare episodi di sciacallaggio. A seguito delle abbondanti nevicate di gennaio, che hanno colpito principalmente questa regione, le Forze Armate sono intervenute per raggiungere i paesi rimasti isolati, come Acquasanta e Valle Castellana, dove il personale militare ha evacuato circa 250 persone. In particolare, in tale occasione, sono state utilizzate unità d’élite, addestrate ad operare in ambienti estremi, come quelli artici. Reparti Alpini dell’Esercito ed elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito sono stati i primi ad essere impiegati, mentre i reparti del Genio si adoperavano per ripristinare la viabilità delle strade per consentire ai mezzi di soccorso di raggiungere la popolazione. “È stata una delle operazioni di soccorso alla popolazione più impegnative degli ultimi decenni – ha precisato il Generale Graziano – e l’esperienza maturata nel corso dell’intervento in questi territori ha portato la Difesa a riflettere sulle proprie funzioni non esclusivamente militari e sulla necessità di adottare misure organizzative che possano incrementarne il livello di efficacia. Da questa riflessione è scaturita la decisione di costituire a L’Aquila, alle dipendenze del 9° Reggimento Alpini, un ulteriore battaglione alpini “multifunzione” da dedicare prioritariamente agli interventi per pubbliche calamità ed emergenze”. L’obiettivo è quello di disporre, nel cuore del territorio appenninico, di capacità in grado di rendere più efficace e tempestiva la risposta delle unità chiamate a intervenire in modalità dual use.” Concludendo il suo intervento il Capo di SMD ha voluto evidenziare quanto sia stato importante in occasione di questi tragici eventi il valore del “Sistema Paese” Italia, “ uno straordinario connubio organizzativo a sostegno della collettività di cui, oltre alle Forze Armate, hanno fatto parte la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia e tutti gli attori presenti sul territorio: cittadini, amministrazioni locali e associazioni di volontariato a cui anche il Presidente Mattarella ha voluto dare giusto riconoscimento in occasione della Festa della Repubblica”.