Al Consiglio regionale della Calabria, presso una gremita sala Calipari, il Garante dell’ infanzia e dell’ adolescenza, dott.Antonio Marziale ,alla presenza di autorevoli rappresentanti del mondo politico, istituzionale,giuridico e sociale ha presentato la relazione annuale riguardante l’ attività svolta a far data dal momento della sua nomina, avvenuta il 19.04.2016, sino ad oggi. La parte che ha preceduto l’ esposizione della relazione ha visto protagonisti i Presidenti dei tribunali dei minori di Reggio Calabria e di Catanzaro, i quali hanno apposto, insieme al garante, la firma al protocollo per la individuazione e la formazione dei tutori da assegnare ai minori stranieri non accompagnati. Il dott.di Bella, Pr. Tribunale RC, ritiene il problema dei minori non accompagnati una questione di cruciale importanza, un bacino da prosciugare, poichè è proprio lì che nascono e si alimentano fenomeni criminali devianti sottolineando, contemporaneamente, l’ importanza del momento della formazione della personalità del minore, presupposto essenziale per un ordinato sviluppo della convivenza civile.Il dott.Trovato, Pr. Tribunale Cz, rimarca, invece, la rilevanza della figura del tutore quale figura centrale chiamata a sostenere e supportare i ragazzi che provengono da paesi lontani per sfuggire il più delle volte da condizioni di vita disumane. E’ poi il turno di Antonio Marziale che vede nella sua relazione non un punto d’ arrivo, non la sintesi delle cose fatte, ma la proiezione di quelle che si devono ancora fare creando una cultura del rispetto del bambino. Ogni giorno e tutti insieme. Il garante non vuol essere una figura politica, è piuttosto un “anticorpo” che ha la specifica funzione di sollecitare gli altri corpi, le istituzioni, ad agire in un momento e in una realtà difficile, quale è la nostra, dove è avvertito il bisogno impellente di fatti ed azioni concrete. I minori hanno bisogno di attenzioni costanti da parte di tutti gli adulti di riferimento. Quando ciò accadrà, non sarà più necessaria una figura di garanzia a loro tutela e la società,solo allora, potrà dirsi civilmente e democraticamente compiuta. Incisivi i momenti della sua azione, intensa e articolata, scanditi da date precise e figure importanti: il giorno della sua nomina fortemente voluta dal Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto; la visita insieme allo stesso Presidente del Consiglio e al Vice presidente, Francesco D’ Agostino, al carcere minorile di Catanzaro per incontrare i giovanissimi detenuti e parlare del loro reinserimento sociale; l’ incontro con la dirigente dell’ ufficio del servizio sociale della giustizia, dott.ssa Giuseppa Garreffa, per cercare di fronteggiare le problematiche relative alla giustizia minorile senza impantanarsi nelle maglie della burocrazia; l’ intervento per incitare alla denuncia chiunque rilevi un qualsiasi sopruso effettuato nei confronti di bambini di fronte alle autorità preposte e non a mezzo social; la lettera inviata al Presidente della commissione giustizia al Senato, Nico D’ Ascola, al fine di evitare la soppressione dei Tribunali per minorenni e il conseguente accorpamento ad una sezione specializzata dei tribunali ordinari; la richiesta per l’ apertura di un centro di rianimazione pediatrica in Calabria per la cura dei piccoli pazienti affetti da patologie gravissime, peraltro prontamente attuata grazie al celere intervento del commissario straordinario alla Sanità Massimo Scura; la visita con il prefetto Michele Di Bari al disagiato quartiere Ciambra di Gioia Tauro, e poi tanto altro ed altro ancora. I ringraziamenti finali non sono mancati e sono stati indirizzati a tutti, allo staff dei preziosi collaboratori, all’ amministrazione, alla politica, ai presenti. In dirittura d’ arrivo, gli interventi del Prefetto di Bari che ha ribadito l’ importanza dell’ azione delle forze migliori operanti nel tessuto sociale per contrastare chi si frappone ai diritti dei minori consentendo la loro negazione e di Federica Roccisano, assessore al Welfare della regione Calabria la quale ha evidenziato l’ importanza della scuola nel processo di formazione dei minori, ma soprattutto il bisogno di creare opportunità e fare comunità- piccoli sassi messi insieme compongono la strada – ha affermato -prendendo come riferimento le parole di Papa Francesco.A chiudere i lavori, Nicola Irto, presidente in carica del Consiglio. Irto, nello specifico, ha parlato della necessità sempre più viva e sentita di impegnarsi nel contrastare il problema della dispersione scolastica ed ha focalizzato l’ attenzione su 2 punti centrali: la creazione di un testo unico di legge in materia di infanzia e adolescenza e lo Statuto regionale nel quale la tutela dei diritti dei più piccoli deve essere sancita quale principio fondamentale della nostra regione.
M.S